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Ci ha lasciato Luciano Pavarotti

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    mrathlon900
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    Il Boss Supremo!!
    Massima Espressione
    00 06/09/2007 10:37
    Il grande tenore aveva 71 anni, ed era malato di tumore al pancreas
    La sua è stata una carriera lunghissima, durata 46 anni, e costellata di grandi successi
    Luciano Pavarotti è morto
    il mondo è in lutto
    Due giorni fa il ministro della Cultura Rutelli gli aveva conferito il Premio per l'Eccellenza
    Il sindaco di Modena ha annunciato: "Gli intitoleremo il Teatro comunale"


    Una recente immagine di Luciano Pavarotti
    M0DENA - Luciano Pavarotti è morto alle 5 di questa mattina nella sua villa a sud di Modena. Era da tempo malato di tumore al pancreas. Il tenore, 71 anni, era stato operato l'anno scorso, ma aveva avuto un mese fa un peggioramento mentre si trovava nella sua casa sulle colline di Pesaro e l'8 agosto era stato ricoverato, per un'infezione polmonare, con difficoltà respiratorie e febbre alta. Dopo la degenza, che si era prolungata più del previsto, il 25 agosto era tornato a casa, dove è sempre stato seguito dai medici del dipartimento di oncologia di Modena.

    "Il Maestro - si legge in una nota del suo agente Terri Robson - ha combattuto a lungo una dura battaglia contro un cancro al pancreas che alla fine gli ha tolto la vita. Mantenendo l'approccio che ha caratterizzato tutta la sua vita e il suo lavoro, è rimasto positivo fino all'ultimo istante della sua malattia". Pavarotti - ha reso noto ancora Robson - aveva al suo fianco la moglie Nicoletta e le figlie Lorenza, Cristina, Giuliana e Alice.

    L'ultima apparizione di Big Luciano era stato il Nessun dorma cantato alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali a Torino nel febbraio dello scorso anno, mentre il suo ultimo concerto si è svolto a Taipei nel dicembre 2005.

    Il sindaco di Modena, Giorgio Pighi, ha annunciato che proporrà che a Pavarotti sia intitolato il Teatro comunale della città. "Ci lascia un grande artista, un uomo buono - ha affermato Pighi commentando la scomparsa del grande tenore - Luciano Pavarotti ha dato lustro a Modena nel mondo".

    Due giorni fa il ministro della Cultura, Francesco Rutelli, aveva annunciato l'assegnazione a Pavarotti del Premio per l'Eccellenza nella cultura e aveva ricordato la grande battaglia che Big Luciano stava combattendo contro la malattia "con la stessa determinazione con cui si è affermato nel mondo in una carriera formidabile". Il premio, alla sua prima edizione, destinato a dare riconoscimento alle massime personalità che si affermino nella cultura italiana è assegnato, sulla base di un'istruttoria condotta dagli uffici dei Beni culturali.

    Quella di Pavarotti è stata una lunga e fortunata carriera, durata quasi 50 anni. Il debutto il 29 aprile 1961, nel ruolo di Rodolfo in La Boheme, all'Opera di Reggio Emilia. Negli Stati Uniti pochi anni fa il trionfo nel febbraio 1965, a Miami, con Joan Sutherland, nella Lucia di Lammermoor. Ma l'exploit arriva il 17 febbraio 1972, al Metropolitan di New York, dove nella Fille du Régiment di Donizetti manda in visibilio il pubblico con nove Do di petto perfetti. Suo il record di 17 chiamate ed ovazioni al sipario.

    Acclamato tenore, Pavarotti però è conosciuto al grande pubblico soprattutto per i concerti con dei Tre tenori e con i maggiori divi della musica pop. Ad Hyde Park, a Londra, il concerto di Pavarotti attira oltre 150.000 persone, tra le quali i principi di Galles Carlo e Diana. La principessa Diana è sua ospite successivamente a Modena, per il Pavarotti & Friends, e lo invita a Cardiff per un concerto a favore dei bimbi malati. Nel giugno 1993, in più di 500.000 si accalcano in Central Park (New York), mentre in milioni lo seguivano in tv. A settembre dello stesso anno, all'ombra della Torre Eiffel, canta per circa 300.000 persone. Per anni è protagonista del 'Pavarotti and friends', col quale riunisce nella sua città natale, a scopo di beneficenza, le star del pop internazionale.
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  • Asgeir Mickelson
    00 08/09/2007 23:49
    PAVAROTTI: UN ADDIO TRA LACRIME, FOLLA A FUNERALI
    8.9.2007, Modena - A piangerlo c'era tutta Modena. Anche se solo una piccola parte di quei 50mila che hanno partecipato al funerale sono riusciti a entrare in Chiesa, un'intera città si è voluta stringere per piangere il dolore del suo figlio più illustre. Un patrimonio da dividere, certo, con tutto il mondo. Ma di cui la sua città, con la quale ha avuto un rapporto fatto di grandi amori e reciproche incomprensioni, ha dimostrato ancora una volta di essere orgogliosa.

    C'erano 50mila persone, secondo una stima del Comune, a dare l'addio a big Luciano. Ma è pressoché impossibile quantificare con precisione quale sia stata la mobilitazione della città. Tutti si sono fermati un momento, sono rimasti un po' in silenzio, hanno guardato verso piazza Grande dove andava in scena l'ultimo atto di una grande opera. Un omaggio che ha accompagnato il maestro anche per Corso Canalchiaro, poi il grande omaggio pubblico si è chiuso nel rispetto del privato. Il corteo funebre, composto da poche macchine occupate dagli strettissimi familiari, è proseguito verso Montale di Rangone, dove il tenore è stato sepolto nella tomba di famiglia.

    Modena si è lasciata coinvolgere con sobrietà e con trasporto nell'ultimo inchino all'artista che ha cresciuto. E non si è fatta trovare impreparata nemmeno al compito di accogliere la testimonianza di affetto che al tenorissimo ha tributato mezzo mondo: star della musica e dello spettacolo e autorità, ma anche tanta gente comune che da molte parti d'Italia e dell'estero, è arrivata per un ultimo applauso, dopo i tanti tributati nei teatri. Nella città emiliana sono arrivati anche molti autobus, per lo più organizzati da gruppi di musicofili che non sono voluti mancare all'appuntamento. L'affetto della città si era stretto attorno a big Luciano anche nei giorni scorsi.

    Da giovedì sera, la camera ardente allestita nel Duomo di Modena è stata visitata, probabilmente, da circa 100mila persone. Anche in questo caso è difficile fare una stima precisa, ma basti pensare che, nei tre giorni, sono state distribuite 87mila foto ricordo, in cui il tenore esibisce uno di quei sorrisi che lo hanno fatto diventare, oltre che una voce, una faccia nota in ogni parte del pianeta.

    La piazza di Pavarotti ha seguito con emozione, sottolineando con gli applausi i passi più suggestivi della cerimonia. La città aveva proclamato il lutto cittadino, ma quasi tutti i negozi sono rimasti aperti, tirando giù le serrande solo durante la Messa. Nessuna mancanza di rispetto. A Modena Pavarotti lo conoscevano bene e tutti sapevano che non avrebbe mai perdonato un'eccessiva mestizia alla cerimonia per il suo saluto. Così Modena ha voluto restituire una parte di quel gioioso affetto che Pavarotti le ha portato, anche con l'organizzazione delle rassegne 'Pavarotti & Friends' che hanno portato in città moltissime star della musica internazionale.

    La giornata dell'addio a Pavarotti, trasmessa in diretta da molte televisioni, non ha potuto evitare di essere risucchiata nel circo mediatico in cui si è ritrovata. E così, accanto alla moltitudine di persone arrivata in piazza per rendere omaggio al maestro, c'é stato anche chi è arrivato attirato dalla parata di star, alla fine, più presunta e annunciata, che avvenuta realmente. Ma anche questo, piaccia o no, fa parte ormai dello spettacolo. Big Luciano, uomo di palcoscenico, magari avrebbe capito.