Metrogenova.com Il Forum dedicato alla metropolitana e al trasporto pubblico di Genova

Controllo biglietti sulla metropolitana

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    benjan
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    Registrato il: 01/08/2006
    00 08/09/2006 15:46
    la discussione è nata nella cartella riservata ai bus, ma si è ritenuto oppurtuno trattare qui il discorso relativo al metrò... quindi eccomi!

    domanda da 1 milione di dollari: perchè, mentre nel mondo si sviluppano sistemi sempre più efficienti di controllo automatico dei biglietti all'ingresso delle stazioni metrò, a genova si è deciso di abolire del tutto nelle nuove stazioni i tornelli con obliteratrice (tipo bus) introducendo il fantomatico autocontrollo?!

    saremo per caso avanti rispetto al resto del mondo o stiamo andando in una direzione che non ha alcun senso?
    che logica c'è dietro a tutto questo?

    a me sembra un enorme favore fatto ai "portoghesi": non si migliora il controllo ma lo si elimina del tutto. (lascerei perdere l'aumento dei controllori...)
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    cliobini
    Post: 13.499
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    Capotreno
    00 08/09/2006 15:54
    Il controllo con i tornelli che c'erano (e che ci sono ancora nelle stazioni più vecchie) equivale a non controllare perchè il tornello gira con o senza titolo di viaggio.
    Visto che il risultato è lo stesso, tanto vale eliminarli per eliminare manutenzione ed agevolare l'accessibilità.
    Soluzione molto discutibile ma economicamente conveniente
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    em66
    Post: 4.147
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    Capotreno
    00 08/09/2006 15:57
    A Genova non c'e' l'obbligo di timbrare un nuovo biglietto quando si entra in Metropolitana ma si puo' utilizzare un biglietto gia' timbrato sull'autobus fino alla scadenza della validita'. Anche nelle "vecchie" stazioni i tornelli presenti non sono collegati alle obliteratrici e si puo' passare senza timbrare.
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    benjan
    Post: 187
    Registrato il: 01/08/2006
    00 08/09/2006 16:10
    d'accordissimo che i tornelli così come sono ora non servono a niente.

    quello che voglio dire è: c'è un sistema (adottato in tutto il mondo) che ha bisogno di essere rivisto (penso all'introduzione del biglietto elettronico) e cosa si fà? lo si elimina del tutto!

    ricordiamoci tra l'altro che il metrò, come le funicalari e gli ascensori, sono mezzi in cui è molto semplice (rispetto ai bus) fare il controllo preventivo dei biglietti. mi sembra controproducente non puntare su questa cosa.

    p.s.: manco fossimo il paese più onesto del mondo poi!
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    euge1893
    Post: 8.819
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    Capotreno
    00 08/09/2006 16:14
    Autocontrollo? Eufemismo per non investire
    Il ragionamento: i tornelli che ci sono non servono a niente, allora togliamoli nelle nuove stazioni e risparmiamo sulla manutenzione è perfettamente logico ma è demenziale [SM=g27996] !

    E' tuttavia l'unico che può avere determinato AMT a non prevedere i tornelli a De Ferrari e a Sarzano.

    Basterebbe prevedere biglietti con banda magnetica (a Napoli li vendono in edicola, quindi non è una cosa da IV millennio) e tornelli elettronici in grado di riconoscere un biglietto già timbrato ma ancora in corso di validità (cosa che non credo richieda una tecnologia particolarmente complessa né innovativa.

    Forse occorrerebbe che AMT investisse più in questo piuttosto che nel reclutare nuovi controllori (anche se ho idea che nel breve periodo costerebbe assai di più... ma nel medio?)

    [Modificato da euge1893 08/09/2006 16.15]

    [Modificato da euge1893 11/09/2006 9.24]

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    em66
    Post: 4.147
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    Capotreno
    00 08/09/2006 16:43
    Bigliettazione elettronica
    La bigliettazione elettronica costa e non poco.
    Al momento mi sembra sia prevista la sperimentazione sulla FGC di un sistema integrato di bigliettazione elettronica per tutta la Liguria.
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    benjan
    Post: 187
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    00 08/09/2006 17:02
    primo e immediato ragionamento: biglietto elettronico = costo più alto

    ma se si ragiona un po' diventa: biglietto elettronico = quasi azzeramento dei viaggiatori "portoghesi" e meno controllori da stipendiare (non me ne vogliano i sindacati) = + ricavi e - costi!
    non so dire in quanti anni l'investimento iniziale potrebbe essere recuperato, ma se non si pensa a m/l periodo tanto vale fermarsi subito... anche con la costruzione del metrò!
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    GenoaJackson
    Post: 9.053
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    Capotreno
    00 10/09/2006 17:48
    Ci vogliono dei tornelli efficenti e funzionanti. sarà un problema di costi, ma la gestione così com'è ora è folle...direi senza senso...
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    Karletas
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    00 13/09/2006 14:40
    I tornelli non servono a nulla, hanno fatto bene a non metterli. In un paese avanzato e civilissimo come la Germania non c'è alcun tornello nelle metropolitane, la gente fa il biglietto o ha l'abbonamento (giornaliero, settimanale, mensile, annuale, per una o più persone, la scelta è amplissima, e si fanno dalle macchinette in tutte le stazioni).
    Certo in Italia non siamo così "onesti" come i tedeschi, ma per mantenere tornelli "inutili" tanto vale non metterli nemmeno.

    Certo i biglietti elettronici alla lunga potrebbero essere un buon investimento, ma se non si hanno soldi da investire c'è poco da fare...

    Curiosa a Kiev la metropolitana "a gettone", provata quest'estate: azzeramento dei portoghesi. Non ci sono però abbonamenti, che io sappia.
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    benjan
    Post: 187
    Registrato il: 01/08/2006
    00 13/09/2006 15:14
    appunto, la germania è un paese avanzato e civilissimo! (cosa che ho qualche difficoltà a dire per l'italia)
    e poi mi piacerebbe sapere quanti controllori sono impegnati nel controllo dei biglietti e che cifra raggiungono le multe per i trasgressori... son tutti fattori che contano eccome!

    comunque in paesi come l'inghilterra e la spagna (e sicuramente altri) la pensano esattamente al contrario: biglietti elettronici, tornelli effcaci, ecc...

    sono 2 filosofie di pensiero opposte, in astratto non saprei dire quale sia da preferire...
    in un mondo ideale no tornelli, oggi in italia sì a tornelli e altri tipi di controllo.
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    euge1893
    Post: 8.819
    Registrato il: 11/04/2005
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    Età: 53
    Amministratore
    Capotreno
    00 13/09/2006 15:18
    Sicuramente non abbiamo bisogni di cartelli con su scritto "AUTOCONTROLLO", con un occhio stilizzato... come a dire il trionfo del brontosauro [SM=g28001] [SM=g28001]
    Non so se la cosa faccia ridere, a me fa pena e mi deprime un bel po'. [SM=g27996]
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    Karletas
    Post: 89
    Registrato il: 24/07/2006
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    Età: 47
    00 13/09/2006 15:33
    Va beh, i cartelli sono ridicoli, come le pubblicità sui bus che pubblicizzano il biglietto...

    Comunque io prendo molto raramente la metro a Genova ma sono stato già fermato 2 volte dai controllori (avevo il biglietto ovviamente). In Germania non sono mai stato fermato, e ammetto di aver viaggiato a sbafo un paio di volte (all'epoca dei marchi, non avevo più spiccioli!).

    Sarebbe meglio mettere più macchinette e anche una biglietteria "umana", per lo meno a De Ferrari. Si sa che in una città anziana come la nostra molta gente ha un brutto rapporto con le macchinette... Se poi ci si aggiunge che l'edicola accanto all'ingresso a De Ferrari non vende i biglietti... (lo fa il tabacchino accanto, ma di norma le edicole li hanno).
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    benjan
    Post: 187
    Registrato il: 01/08/2006
    00 19/09/2006 16:52
    ho appena visto sul topic dedicato alla metro di torino il filmato postato: incredibile! a soli 200 (scarsi) km da qui, e per di più in italia, conoscono l'esistenza del biglietto elettronico e lo usano!!!

    mi chiedo perchè nella stessa area dello stesso paese esistano contemporaneamente 2 filosofie diametralmente opposte: tornelli con biglieto elettronico da una parte e abolizione dei tornelli (e di qualsiasi controllo all'ingresso) dall'altra...
    eppure sono 2 metro costruite negli stessi anni...

    la soluzione di genova è fondata su qualche studio o ricerca o è solamente un tentativo di risparmiare qualche palanca?
    se è la seconda, come ho già detto, gli amministratori amt soffrono di una grave miopia!
  • ClaudioBrignole
    00 28/09/2006 02:40
    Un giorno con i controllori nel metrò
    Se c'era bisogno di una conferma...
    Da un articolo del Secolo XIX

    Controllori metrò, missione impossibile
    LA PROVA Un nostro cronista ha trascorso una mattinata sul mezzo pubblico per seguire il lavoro dei verificatori dell'Amt
    Caccia aperta ai viaggiatori a scrocco, ma sanzionare chi fa il furbo è quasi impossibile Non possono identificare gli utenti: multe "sulla fiducia" a chi dice di non avere documenti

    Un'ora e mezza di tempo "persa" per riuscire a identificare una passeggera extracomunitaria che viaggiava sul metrò senza biglietto e senza documenti. Il resto della giornata trascorsa a saltare su e giù da un convoglio all'altro, facendo multe a raffica, tra gli insulti dei più maleducati: alla fine della mattinata i verbali sono parecchi, contestati a italiani e stranieri di tutte le nazionalità, ma la fatica è stata tanta. E gli utenti controllati molto pochi.
    È dura la vita per i verificatori dell'Amt. Quando va bene si muovono in coppia nell'underground genovese. Uno "spalleggia" l'altro. Altrimenti devono girare da soli con tutti i rischi che comporta: le minacce e le aggressioni sono molto frequenti. Impossibile ottenere un commento dai diretti interessati: «Rivolgetevi all'azienda». L'unico modo per capire come lavorano e come "si muovono", è stato quello di seguirli per qualche tempo.
    I verificatori hanno un tesserino che attesta il loro status: sono agenti di polizia amministrativa. Ma non hanno il potere della polizia giudiziaria. Insomma, non possono procedere direttamente all'identificazione dei viaggiatori, devono chiamare vigili urbani, la polizia oppure i carabinieri. E allora tutto si complica. Anche perché, sotto terra, i cellulari non prendono. E quando c'è bisogno di aiuto, perché la situazione diventa critica, chiamare "rinforzi" diventa un problema. «I controllori che lavorano nel metrò - dice Mauro Nolaschi della Faisa - sono lasciati al loro destino. Sarebbe auspicabile istituire un posto di polizia. Lavorare sottoterra è difficile, presenta difficoltà maggiori: sei isolato dal mondo».
    Non è facile controllare chi sale sul metrò, anche perché per passare da un convoglio all'altro bisogna scendere in stazione, i vagoni non sono tutti uniti come sul treno. Tra una fermata e l'altra, poi, non c'è tempo per verificare tutti. E basta un passeggero senza biglietto per mandare all'aria le verifiche degli altri.
    «Prego signori, favorite i vostri biglietti». Vanno avanti così, da un vagone all'altro, i due verificatori in azione. Molti viaggiatori mostrano l'abbonamento, altri sventolano il ticket. Qualcuno, e non sono pochi, non l'ha timbrato. Ma accertare "viaggiatori a scrocco" non è così facile. Appena il treno si ferma in stazione si aprono le porte. Per uomini e ragazzi sorpresi in difetto scappare a gambe levate è un gioco da ragazzi. Accade molto spesso. Non ci sono neppure le barriere in uscita, come ad esempio a Parigi, a rallentare la fuga.
    «Ecco il mio biglietto. Timbrato? No, non l'ho timbrato. Non so come si fa». Dai tratti somatici si direbbe che arrivi dai Balcani, questa donna straniera che probabilmente dimostra anche più anni di quelli che ha. Sostiene ad alta voce di avere fretta e di avere parecchi figli: «Non ho i documenti li ho lasciati a casa», conclude ad alta voce. «Signora, ci deve seguire».
    Il tono dei due verificatori è pacato ma risoluto. La donna protesta ma accetta di seguire i due: non succedde sempre, anzi succede molto di rado. Il terzetto procede a passo levato fuori dalla stazione di Principe, l'utente pizzicata senza biglietto gesticola e protesta, fino a quando non sparisce insieme ai verificatori oltre l'ingresso del commissariato Pre'. Passa un'ora, anche un'ora e mezza. Finalmente i due verificatori scendono giù, ma sono soli. La donna è rimasta in commissariato: pare che la polizia non riesca a trovare il suo permesso di soggiorno. Forse è scaduto, forse non ce l'ha e per questo rischia il fermo e l'espulsione. Tutto per un euro risparmiato. Tutto per aver accettato di seguire i due controllori, invece di darsi alla fuga.
    Lasciato il commissariato, la coppia di controllori torna verso la stazione e sale sul primo treno che passa. Un gruppo di cittadini centroamericani sventola il biglietto. Più in là c'è una studentessa che non l'ha obliterato: «Lo timbro sempre, lo giuro, non mi faccia la multa». Non è l'unica nel vagone a cadere nella rete. C'è un' altra ragazza senza ticket che peròè straniera. Non fa storie ed esibisce subito il documento: è un passaporto dove l'indirizzo di casa non c'è. I due verificatori si devono fidare di lei. Compilano la multa e gliela consegnano. Chissà se sarà mai pagata.
    Arriva un altro treno, viaggia in direzione opposta. Un gruppo di ragazzini controlla i controllori. Un piede dentro e uno fuori, per capire se possono salire senza biglietto oppure no. I verificatori salgono e loro riescono a restare a terra. Forse aspettano il convoglio successivo. Ma sarà una corsa con il cuore in gola. Dovranno stare attenti, pronti a scendere di corsa dal treno non appena i due controllori dovessero spuntare all'orizzonte. È una lotta impari per i verificatori. Vederli in azione, sembra di assistere a una partita a "guardie e ladri".
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    euge1893
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    Capotreno
    00 10/10/2006 21:28
    In effetti, più controlli
    Questa mattina, verso le 11,00 ho beccato i controllori sulla metro.
    La stessa cosa mi è successa sabato scorso.
    In entrambi i casi tutti i passeggeri della carrozza in cui ero io erano provvisti di biglietto o abbonamento.
    Poiché non prendo la metro tutti i giorni, o si tratta di una casualità oppure è vero che i controlli sono molto aumentati.
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    Keynesian
    Post: 415
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    00 11/10/2006 11:41
    Controllo biglietti in stazione
    Non so se è capitato a qualcuno di voi: alcuni giorni fa i controllori erano appostati nell'atrio della stazione di De Ferrari: controllavano la validità di biglietti ed abbonamenti prima di far scendere la gente al livello dei binari. Io ero letteralmente di corsa, per non perdere il treno, e sono stato cortesemente bloccato da uno di questi.

    Sinceramente preferisco il controllo in treno... che è casuale e non ti costringe a perdere tempo, già prendere la metro richiede il suo tempo (scendi, aspetta, sali.. etc), se poi bisogna anche mettersi in fila per il controllo dei biglietti... siamo a posto.
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    euge1893
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    Capotreno
    00 19/10/2006 20:25
    A 140 Km da qui
    Ieri sono stato a Milano: nelle stazioni coesistono le macchine timbratrici per i biglietti da terzo mondo che abbiamo anche qui e i moderni tornelli per permettere l'accesso ai possessori di biglietti con la banda magnetica.
    Si tratta di tornelli inscavalcabili, che ho visto anche a Napoli.
    Crefo che il sistema sia transitorio, nel senso che immagino che pian piano le "timbratrici da terzo mondo" scompariranno e lasceranno il posto ai tornelli elettronici.

    Che fa AMT, continua a "studiare" un sistema affidabile e diffuso in tutto il mondo da almeno 4 lustri? [SM=g28001]
    Già, intanto noi abbiamo l'autocontrollo! [SM=g27996]
  • ClaudioBrignole
    00 20/10/2006 10:27
    Articolo del Secolo XIX di oggi in cui si accenna al futuro biglietto elettronico
    I biglietti dell’Amt continueranno ad essere venduti nelle edicole e nelle tabaccherie
    genovesi. Il braccio di ferro iniziato circa un anno fa si è concluso ieri, con un accordo che deve essere ancora sottoscritto e che prevede da parte dei rivenditori un sacrificio e che tuttavia dà agli stessi la certezza di continuare a vendere i titoli di viaggio di Amt anche quando, tra qualche anno, decollerà il sistema di bigliettazione elettronica. (...) In poche parole, anche dopo l’introduzione delle nuove tariffe Amt continuerà a riconoscere ai rivenditori 5 centesimi. «Il vantaggio ha detto Gianpaolo Malatesta, segretario della Sinagi è che l’accordo prevede che edicolanti e tabaccai restino gli stessi interlocutori anche in futuro». Un progetto che è solo alla fase embrionale, ma che è destinato a rivoluzionare il sistema di pagamento dei ticket. L’idea è quella di creare una sorte di tessera ricaricabile, simile a quella dei cellulari. «Saremo tutti dotati di un terminale ha aggiunto Malatesta che servirà per ricaricare le tessere». Un sistema simile è già in funzione in Francia, dove anziché obliterare il biglietto la macchinetta scarica la tessera a scalare. Un metodo che consentirà anche di monitorare i flussi di traffico dei passeggeri e di organizzare il servizio su dati certi e non su stime. Un sistema che dovrebbe consentire anche di far di far emergere i viaggiatori abusivi.
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    euge1893
    Post: 8.819
    Registrato il: 11/04/2005
    Città: GENOVA
    Età: 53
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    Capotreno
    00 20/10/2006 10:33
    Sistema rivoluzionario... Francia.... ma belin Claudio, non è lo stesso sistema che usano anche a Milano?
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    titoit
    Post: 5.834
    Registrato il: 12/07/2006
    Amministratore
    Capotreno
    00 20/10/2006 11:04
    beh, adesso che hanno dato il contentino anche a tabaccai e giornalai (W le corporazioni medievali!!!) il sistema del biglietto elettronico a scalare potrebbero anche introdurlo fin da subito. Sulla metro si tratta di adattare i tornelli (che ci sono già); il problema è sui bus, occorre "rivedere" tutto il sistema. Ad esempio, come si fa a sapere se per quel viaggio il possessore di carta magnetica ha "timbrato" (ovvero passato la scheda sotto la banda magnetica)? Non è possibile che ci pensi l'autista che sente il bip (sai che confusione??).
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