Topolino

Curiosità, state leggendo i Topolino di queste settimane? Nello scorso numero è iniziata la Paperiliade, trasposizione

NUMEROSI SPOILER
molto rimaneggiata

della grande opera antica.
Non si tratta decisamente di un capolavoro, ha parti non riuscite, ma presenta un paio di spunti meritevoli a livello di linguaggio: la citazione di termini greci come hybris, con annessa spiegazione, mi ha ricordato gli albi di diversi decenni fa, quando gli autori non temevano di usare parole desuete o sconosciute perché non prendevano per scemi i propri lettori. D'altro canto, gli appellativi dati ai vari personaggi ("Paperennone "Dalle tasche cucite", Paperachille "dalle esose pretese"), per quanto un po' abusati e ripetitivi, rimandano direttamente alla scrittura omerica tramandataci e ammiccano agli adulti, non ai bambini.

La scena centrale dell'opera, poi, ossia lo scontro tra i due eroi, era difficile da rendere in chiave disneyana e rimane a mio avviso forte per due motivi: primo perché umilia Topolino, secondo perché non è certo consuetudine vedere in una storia quella che di fatto è una tortura, visto che non si può ammazzare il rivale. Neanche le lacrime di Minnomaca sono comuni su Topolino e rimandano ad una delle più straordinarie scene mai scritte, che non provano nemmeno a imitare, ma solo a suggerire, anche qui ammiccando ai lettori più grandi.

Il Topo settimanale non lo seguo praticamente da eoni. Mentre ogni tanto recupero i volumetti de "I Grandi Classici Disney".

Topolino nella Valle Infernale