società pubbliche e patto di stabilità

Le società affidatarie dirette di servizi pubblici locali saranno soggette ai vincoli del patto di stabilità. L'emendamento al D.l. n. 112/2008 inserito dalle commissioni riunite bilancio e finanza della camera apre la strada al consolidamento dei bilanci tra enti locali e partecipate, in conformità dell'orientamento più volte segnalato dalla Corte dei Conti.

L'articolo 23-bis inserito nel D.L. n. 112/2008 dispone che l'affidamento diretto dei servizi pubblici locali è un'eccezione e dovrà avvenire solo in presenza di condizioni "economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche" che non consentano un efficace ed utile ricorso al mercato. Esso potrà avvenire solo in favore di società a capitale interamente pubblico, partecipate dal comune in possesso dei requisiti previsti dall'ordinamento comunitario per la gestione in house; società a partecipazione mista anche quotate in borsa partecipate dall'ente locale il cui socio privato sia stato scelto con gara. In ogni caso l'affidamento diretto dovrà essere motivato e dovrà essere inviata una relazione all'Autorità garante della concorrenza e del mercato tenuta ad esprimersi entro 60 giorni con proprio parere sulla legittimità dell'operazione. Sarà, inoltre, possibile l'affidamento simultaneo con gara di una pluralità di servizi a condizione che la scelta sia economicamente vantaggiosa per l'ente e che non superi la durata media degli affidamenti indicata dalle normative di settore.