Re:
pugnax®, 19/10/2007 20.09:
il tuning dei rots è sempre stato un argomento molto dibattuto.
da una parte i fautori del rotante-missile®; 4 minuti di free spool, centrifughi ridotti all'osso (e uso esasperato del registro meccanico, anche -9 in posizione pre-lancio, poveri cuscinetti...
stuccate sul lancio a gò-gò:-) oppure tanto mag e niente olio nei cuscinetti ceramici , potrebbe fare perdere metri importanti... (con conseguente esclusione del magnete in palese ritardo, giusto un attimo prima che il piombo tocchi la terra).
dll'altra i fautori del rot "lento"; meno di 5 sec per Neil Mckellow (stp sull'asse,no centrifughi , rot solidale) e ca 40 per Terraglia (Abu UC , 2 centrifughi).
ora grazie alla buona volontà di Mark Jakins (forte lanciatore, membro della nazionale inglese e secondo posto nei 125 gr al Mondiale dell'anno scorso,a 20 cm da Danny, ingegnere)sappiamo che un rot raggiunge 18,000 g/m alle prese rese con un ground da pesca (190 mt).
http://www.myfishcasting.org/casting_forum/viewtopic.php?t=4436&sid=1d2b158470de1e00284c04dba45e60d9
Neil scrisse nel 1981 che per un lancio di 200 mt ci si doveva aspettare una rotazione di circa 20,000 g/m.
Rotazioni , tutto sommato, contenute,(una F1 fa circa 14,000 g/m), non credo che la situazione cambi radicalmente in caso di un lancio da 250 mt, 30,000 g/m???
allora se questo è il tetto massimo di rotazione , a che serve un free spool time di 4 minuti?
a che serve non mettere l'olio nei cuscinetti??
a che servono gli oli speciali da turbina da jet?
una goccia di 20/50 e vai col tango....
tutto ciò IMO
PS; una riflessione,
per queste rotazioni ,allora, i rot ad asse solidale non sono ancora destinati alla pensione??
Partiamo, con un certo ordine, dalla fine...
U.C. e asse solidale rappresentano due modi diversi di ottenere un risultato.
ciò che l'U.C. ha in più rispetto al solidale è, IMO, un ventaglio di possibilità maggiori in termini configurativi.
mi spiego meglio..
un U.C. può esser rallentato...un solidale non può invero esser accelerato.
resta comunque il fatto inopinabile che l'asse solidale rappresenta il sistema più pratico e sicuro per poter entrare nel mondo dei rotanti.
questo è il motivo per cui non potrà mai andare in pensione.
è sicuro che, per ottenere il max in termini di prestazioni necessita di molta potenza (tecnica, fisica e fisica+tecnica).
Problema g/m.
15, 18,22,30 mila che possano essere, IMO, non è tanto il tetto massimo quanto il tempo che la bobina impiega a raggiungerlo, ciò che dovrebbe interessarci maggiormente.
è un pò come la differenza tra un motore a diesel da uno a benzina.
a causa di una differente combustione, il motore diesel ha una progressione più lenta ma anche maggior lentezza a perdere i giri assunti, a dispetto del benzina più veloce in ambo i sensi.
in questo senso, un solidale è molto più lento di un UC per natura...ma in se non ha più metri...
Configurazione.
sono giunto alla conclusione che l'unico vero freno del rotante sia il registro meccanico essendo l'unico a mantenere un'azione costante durante tutta la fase di lancio.
gli altri, invece, hanno azione simultanea sia in positivo che in negativo(come i centrifughi) o hanno azione stabilizzatrice temporanea (come il mag).
fatta questa premessa, sono giunto alla conclusione che, considerata la fisicità e la tecnica di ognuno, la configurazione dovrebbe cercare di creare un equlibrio corretto tra olio, registri, centrifughi.
personalmente, soprattutto x la pedana e parlando di UC non sono un "estremista"... pur aborrendo l'utilizzo del singer a causa della poca capacità lubrificante e aggrappante alle superfici, non gradisco neanche oli troppo densi (tipo 10/40 o 20/50) preferendo un olio di densità leggera ma con molta capacità lubrificante e aggrappante...a questi aggiungo un centrifugo e regolo il mag molto moderato così da non ammazzare lo spunto..ma per stabilizzare la corsa..
per i registri....calcolo lo zero..(assenza di gioco ma bobina libera..) poi do un minimo gioco...
chiaramente sono configurazioni che variano a seconda delle situazioni...
un ultima cosa..
IMO il mag va studiato per incidere nella configurazione quel tanto quanto basta..in questo senso non c'è motivo per cui vada aperto successivamente..certo chiuderlo per aprirlo è molto più pratico..ma..vale veramente la pena uccidere uno spunto..per riacquistare in fase discedente??non sarebbe molto più proficuo recuperare il max dallo spunto e lasciare che il piombo faccia la sua corsa?
dimenticavo....una nota sul conteggio proposto da Vito..
e se il mulino avesse un rapporto di recupero di 6,3? il conteggio risulterebbe diversamente........risultando più veloce.. no?
uhmmmmmmm