comunicati del 17.11.05

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psitta
00giovedì 17 novembre 2005 20:36
Influenza aviaria. Cresce l'allarme, prima vittima in Cina

RaiNews24

accertati 11 focolai in un mese

Pechino, 16 novembre 2005
Prima vittima per l'influenza aviaria in Cina, una donna di 24 anni morta il 10 novembre scorso. Dopo che nei giorni scorsi erano cresciuti gli interrogativi sull'effettiva situazione nel gigante asiatico, il governo di Pechino ha ammesso i primi due casi di contagio umano del virus H5N1: uno nella provincia centrale dell'Hunan (dove ci sono altri casi sospetti) e un altro, letale, nella provincia dell'Anhui, dove invece non si aveva ancora notizia di persone malate.

La donna morta una giovane contadina di 24 anni. La sua vicenda non era nota e dunque non era tra i casi su cui stavano indagando gli esperti dell'OMS (l'Organizzazione Mondiale della Sanita'), che in questi giorni si trovano nell'Hunan. La Cina diventa così il quinto Paese al mondo in cui si registrano casi di influenza aviaria tra gli esseri umani e vittime, dopo il Vietnam, la Thailandia, la Cambogia e l'Indonesia.

E cresce l'allarme. La comunità scientifica internazionale teme che il micidiale virus H5N1 possa mutare in una forma più aggressiva proprio nello sterminato Paese, che è sorvolato dalle rotte migratorie e dove la popolazione vive a stretto contatto con gli animali da cortile. Il gigante asiatico sta tentando di contenere i numerosi focolai di influenza aviaria accertati nelle ultime settimane: undici in un solo mese. Per tentare di arginare il dilagare dell'epidemia, le autorità hanno già sacrificato milioni di animali. E proprio in questi giorni il governo ha annunciato di voler mobilitare l'esercito, che è il maggiore del mondo, con 2,3 milioni di soldati; e voler vaccinare tutti i volatili domestici del Paese. Uno sforzo ciclopico considerato che in Cina non esistono dati certi sulla popolazione avicola: mentre il governo parla infatti di 9 miliardi di capi, altre fonti si spingono a contarne 14 miliardi.

Tra l'altro, per varie ore, oggi le notizie dalla Cina sono state piuttosto confuse: il ministero della Sanità, e la stampa ufficiale, avevano infatti inizialmente annunciato l'esistenza di "tre casi confermati"; e solo dopo qualche ora, il governo ha fatto marcia indietro, ridimensionando il bilancio a due. L'altro caso di contagio è quello di un bimbo, He Yunyao, che si era ammalato ad ottobre, ma si è ripreso ed è stato già dimesso. Sua sorella, He Yin, di 12 anni, è morta il 17 ottobre scorso e continua ad essere considerata solo un caso sospetto; secondo fonti ministeriali, il caso della ragazzina, che è stata cremata, sarà difficilmente confermato "per mancanza di prove evidenti". Fin qui i casi ufficiali, ma secondo la stampa locale l'influenza aviaria ha già causato altri malati.
psitta
00giovedì 17 novembre 2005 20:38
comunicato 2
Le analisi hanno confermato che le vittime - di 16 e 20 anni -
sono state uccise dal virus N5N1. "Contatti con polli morti"
Influenza aviaria, altri due morti
due ragazze stroncate in Indonesia
E l'Oms lancia l'allarme: probabili nuovi casi in Cina


GIAKARTA - Dopo i primi casi e la prima vittima in Cina, altri due decessi in Indonesia a causa dell'influenza aviaria. E sono sette complessivamente i dei decessi nel Paese asiatico. L'annuncio è arrivato oggi dal ministero della Sanità indonesiano, il quale ha precisato che le analisi condotte da un laboratorio di Hong Kong hanno confermato che la morte, la settimana scorsa, di due ragazze - di 20 e 16 anni - è stata causata dal virus H5N1.

Secondo un alto responsabile del ministero della Sanita indonesiano, Hariadi Wibisono, le vittime, decedute nella capitale Giakarta, avevano avuto contatti con polli morti. "Abbiamo ricevuto stamani i risultati delle analisi ed entrambe le vittime erano positive all'influenza aviaria", ha detto Wibisono alla Reuters, precisando che sale così a sette il numero delle persone morte in Indonesia per la patologia, con altri quattro casi di malati sopravvissuti.

Il virus H5N1, il più letale tra quelli all'origine dell'influenza aviaria, è endemico tra le popolazioni di volatili in diverse regioni dell'Asia, dove ha causato la morte di oltre 60 persone. Gli esperti temono che possa subire una mutazione tale da renderlo facilmente trasmissibile da uomo e uomo, come avviene per la normale influenza.

Oggi, il ministro della Sanità indonesiano ha annunciato che raddoppiera, portandolo a circa 100, il numero degli ospedali abilitati a curare i malati di influenza aviaria.

E intanto l'Organizzazione mondiale della Sanità ha riferito che nuovi casi di esseri umani malati di aviaria sono probabili in CIna, nel prossimo futuro, dopo i primi due denunciati ieri. Lo ha detto oggi Henk Bekedam, direttore dell'ufficio di Pechino.

(17 novembre 2005)
psitta
00giovedì 17 novembre 2005 20:41
comunicato 3
An contro il Carroccio: ''Manca ancora di una compiuta cultura di governo''

Aviaria, governo battuto sul decreto legge

Passano con i voti dell'Unione gli emendamenti presentati dalla Lega sulle misure di sostegno ai produttori avicoli. Il dl ora dovrà tornare al Senato
Roma, 17 nov. (Adnkronos/Ign) -

La Camera ha approvato il decreto che contiene le misure di prevenzione per l'influenza aviaria. Il provvedimento, però, è stato modificato da due emendamenti, targati Lega, approvati grazie ai voti dell'Unione e nonostante il parere contrario del Governo. Il provvedimento, in scadenza il 30 novembre, dovrà ora tornare al Senato 'appesantito' anche da problemi di copertura finanziaria, cui palazzo Madama dovra' porre rimedio.

La maggioranza, dunque, è stata battuta due volte in aula a Montecitorio per una convergenza tra i voti del centrosinistra e quelli della Lega sulle misure di sostegno ai produttori. In particolare, il primo emendamento destina 17 tonnellate di carni congelate avicole acquistate dall'Agea ad aiuti alimentari. Il secondo prevede la sospensione del versamento dei contributi e delle rate di ammortamento dei mutui per i produttori avicoli.

Critiche al comportamento del Carroccio arrivano da Alleanza nazionale. ''Un profondo rammarico'' viene espresso dal portavoce di via della Scrofa Andrea Ronchi. ''Un voto contrario - sottolinea Ronchi - che viene proprio il giorno dopo l'approvazione della riforma costituzionale''. Rincara la dose il vicepresidente dei deputati di An Carmelo Briguglio. ''La Lega manca ancora di una compiuta cultura di governo''.



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