Spazio, a Boeing studio propulsione per missione su lune Giove

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Asgeir Mickelson
00mercoledì 17 dicembre 2003 16:34
E' stato assegnato dalla Nasa ad un team guidato da Boeing un contratto per lo studio dei sistemi di propulsione dello Jupiter Icy Moons Orbiter (JIMO), la navicella spaziale che sara' lanciata in missione sulle lune di Giove non prima del 2011. E, molto probabilmente, quella dello JIMO sara' la prima missione scientifica spaziale del progetto Prometheus della Nasa, nell'ambito dell'iniziativa dell'agenzia spaziale statunitense per sviluppare tecnologie di propulsione elettrica e di reazione nucleare per rivoluzionare le esplorazioni spaziali.
Il contratto, del valore di 6 milioni di dollari, prevede, spiega la Boeing, un'opzione di altri 5 milioni per ulteriori ricerche ed e' uno dei tre che la Nasa ha assegnato ad altrettante aziende. ''Il team guidato da Boeing -riferisce l'industria aerospaziale statunitense- si occupera' dello studio delle opzioni tecnologiche per il reattore, la conversione di potenza, la propulsione elettrica e gli altri sottosistemi della navicella spaziale JIMO progettata per esplorare tre lune di Giove: Ganymede, Callisto ed Europa''.
''Nell'autunno 2004 -continua Boeing- l'agenzia spaziale statunitense prevede di selezionare il principale contraente che lavorera' con il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della Nasa per sviluppare, lanciare e gestire il veicolo spaziale''. L'obiettivo dello JIMO dovrebbe essere quello di mostrare come i reattori nucleari possano essere impiegati nello spazio in maniera sicura ed affidabile, per fornire l'energia elettrica necessaria alla propulsione e alle esplorazioni scientifiche.

Il reattore dello JIMO dovrebbe fornire una quantita' di energia di bordo fino a 100 volte superiore a quella disponibile finora sulle altre sonde spaziali. ''Cio' aprirebbe nuovi orizzonti alle esplorazioni spaziali, -sottolinea Boeing- rendendo possibile elaborare piani di volo piu' flessibili e meno legati alle posizioni planetarie ed allungare i tempi d'esplorazione su varie destinazioni anche durante la stessa missione''.

Inoltre, la navicella spaziale a reazione nucleare garantirebbe la raccolta e l'invio di un'enorme quantita' di immagini e di dati scientifici, potendo allo stesso tempo supportare strumenti scientifici come radar che penetrano il ghiaccio, perforatrici elettromagnetiche di profondita' e spettroscopi laser. ''JIMO e' un progetto ambizioso che testimonia come Boeing sia pronta a sviluppare nuovi modi per esplorare il sistema solare'' dice Joe Mills, responsabile Boeing del programma JIMO.

Gli scienziati credono che le lune ghiacciate di Giove nascondano oceani salati sotto la crosta. Ideata per una maggior comprensione della vita nell'universo, la missione JIMO della Nasa avra' quindi come scopo principale lo studio di questi oceani, alla ricerca di quegli elementi chiave che permettono forme di vita a livello microbico, quali l'acqua allo stato liquido, i nutrienti chimici e le fonti di energia. ''La missione dello JIMO -incalza Boeing- rischierebbe di non poter essere portata a termine con le fonti di energia convenzionale.

Ma non e' tutto. Per il team che studiera' i sistemi propulsivi per lo JIMO, Phantom Works, l'unita' di Ricerca e Sviluppo di Boeing, ha infatti selezionato esperti provenienti da divisioni e aziende dell'intero gruppo, NASA Systems, Boeing Satellite Systems, Boeing Electronic Dynamic Devices e Rocketdyne Propulsion and Power. Mentre le due aziende esterne al gruppo che lavoreranno con Boeing, riferisce ancora l'azienda Usa, sono BWX Technologies Inc e Ball Aerospace Technologies Corp.

Infine, nell'ambito di un'altra selezione del progetto Prometheus della Nasa, il Dipartimento dell'Energia statunitense ha assegnato sempre a Boeing un contratto per la realizzazione di un generatore radioisotopico di ultima generazione, idoneo per l'utilizzo sia nello spazio che sulla superficie di corpi celesti come Marte.
CrystaldelNord
00sabato 20 dicembre 2003 11:54
acqua sulle lune ghiacciate di Giove?
in passato su Europa si parlava spesso della presenza di acqua o meno ma mi sembra che la cosa non abbia trovaTO conferma...staremo a vedere
Cyborg18
00sabato 20 dicembre 2003 14:47
non troveranno un bel niente
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