Piccolo racconto di un imprevisto
Macchia è un gatto condominiale.
Definizione più poetica di gatto randagio, anche se mi chiedo se l'aggettivo "randagio" sia applicabile ai gatti: a me sembra che il mondo sia casa loro e loro, i gatti, mi sa che lo pensano proprio. Sempre nobili, ancora di più quando vivono liberi.
Le prime volte, dopo il trasloco, l'ho visto sul tetto dei garage mentre stendevo. Spesso, col muso all'insù a guardarmi. Curioso e alla ricerca di cibo, pensavo.
Una volta gli ho dato degli scarti di formaggio, quello buono, li ha annusati e poi mi ha nuovamente guardata miagolando. " Eh no bello, gli schizzinosi non mi piacciono". Non mi aveva fatto una grande impressione, insomma.
Però era bello ed in fondo mi faceva simpatia: mi dava l'impressione che mi facesse compagnia mentre ero lì a stendere, attento ad ogni molletta che mettevo sul.filo.
Un'altra volta gli ho dato avanzi di pancetta, stessa storia.
Però quella volta avevo molto da stendere e ho visto che dopo la prima annusata che pareva disinteressata, si era avvicinato e aveva fatto piazza pulita.
Ok, allora è il suo modus cibandi 🙂
Da qualche tempo se ne prende cura la vicina, con acqua e cibo.
Stranamente, da bel gattone qual era, è dimagrito, il pelo è opaco.
Stamattina l'ho trovato sdraiato davanti al portone, giù dal marciapiede. Non riusciva a muoversi e miagolava con discrezione ma accipicchia era messo decisamente male.
Non mi intendo di gatti, mi piacciono, moderatamente, e ho una forte allergia.
Vado a fare una commissione, dopo pochi minuti rientro.
Il gatto è sempre lì.
Ok, non me la sento di far finta di niente.
Lo porto dal veterinario e spiego la situazione. Me la spiega anche lui: la situazione sembra terminale.
Da una prima visita, individua tre sintomi importanti. Si fa quel che si può: flebo reidratante e nutriente, antibiotico, cortisone. "Se stasera è ancora viva, la porti per un'altra flebo".
Già, nel frattempo scopro che il gatto è una gatta.
È pezzata di tre colori, un po' come le.mucche. Con questo manto, scopro che può essere solo femmina.
"Quanto le devo?"
"Niente. Altri si sono voltati dall'altra parte, per il momento va bene così"
Mi sono commossa e ho ringraziato.
La sera ha ricevuto la seconda flebo.
Nel corso della mattinata e pomeriggio ho pensato che non avrei più visto il veterinario che invece chiamerò anche domattina.
Sta male, molto.
Ogni tanto miagola, sempre con discrezione.
Si muove a fatica ma è riuscita a spostarsi e almeno ora riesce a cambiare posizione. Prima lo facevo io per lei.
Ha anche fatto pipì. A me sembra un buon segno.
Se da una parte la guardo e mi dispiace, dall'altra la ammiro.
So che è un animale ed è fuorviante leggerla con occhi umani.
Ora siamo qui. Probabilmente prenderò il secondo antistaminico della giornata, perché se prima lei e poi il medico mi hanno commosso, ora i miei occhi sono lucidi per la cazzo di allergia 😬
Lei dorme, in questo momento. Malata sì, scema no: a quest'ora solo una stupida umana è sveglia 😁, parzialmente giustificata dalla presenza di un orso spaccalegna che russa nel letto.
E chi se lo aspettava di avere un gatto in casa? Anche se in queste circostanze.
Vi racconterò cosa succede.
Nel frattempo fatele un bel in bocca al lupo insieme a me. O dite che in questo caso è fuori luogo????
Buonanotte