I 100 oggetti più strani del mondo

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xvalentino
00domenica 21 maggio 2006 12:08
La trappola per pulci, l'orologio a naso, la vasca da bagno a dondolo o la cintura di castità per uomini. Ovvero alcuni dei cento oggetti puiù strani del mondo in mostra a San Marino nel Museo delle curiosità. Una incredibile esposizione di oggetti, che non è eccessivo definire quanto meno eccentrici. Per raccoglierli, gli organizzatori dell'insolito museo, hanno setacciato l'Italia in lungo e in largo alla ricerca di cose che magari erano state dimenticate da anni in soffitta o in fondo ad un cassetto, o di cui il proprietario non sapeva che farsene anche perchè spesso è difficile persino capire di cosa esattamente si tratti.

L'orologio a naso, ad esempio. Impossibile capire cosa sia in assenza di una spiegazione. E anche descriverlo non è semplice. Si tratta di un antico segnatempo cinese ad incenso, in legno laccato. La forma ricorda quella di un barca, ma con due piccole ruote per spostarlo sul piano d'appoggio. Per metterlo in funzione bisogna sollevare il 'ponte' e inserire in due appositi supporti metallici i bastoncini d'incenso, formati da sezioni che hanno ciascuna un profumo diverso e che impiegano un'ora a bruciare. Ogni cambio di essenza avvisa che sono trascorsi sessanta minuti.

Altro 'pezzo' di cui i più ignorano l'esistenza è la trappola per pulci in uso nel '700, quando l'igiene non sembrava essere tra le priorità del tempo. Un piccolo cilindro in avorio, osso o porcellana, forato e riempito con un batuffolo imbevuto di sangue: la pulce, attratta dal sangue, entra attraverso i fori nella trappola biologica; si nutre e poi non è più in grado di uscire, segnando così la sua fine. Il ninnolo, finemente decorato, si appendeva al collo. Ma c'era anche la versione 'per genitali', spiega la direttrice del museo: "A forma di pigna, si poteva legare alla cintola del vestito. Veniva riempita di miele per attirare i parassiti che una volta entrati restavano intrappolati.


In mostra, al museo della repubblica del Titano, anche gli occhiali per correggere lo strabismo, pure loro in uso nel XVIII secolo. In celluloide ed acetato, avevano all'interno del finto bulbo oculare dei prismi che rifrangevano la luce correggendo il difetto visivo. Degni di nota anche gli zoccoli usati dalle cortigiane di Venezia nel '500: alti 51 centimetri, servivano ad evitare di infangarsi o di bagnarsi i piedi, giacchè in quel tempo nella città lagunare i marciapiedi non esistevano. Per poter camminare senza cadere, però, la signora doveva essere sorretta da un servitore (che naturalmente si bagnava), oppure doveva aiutarsi con dei bastoni simili a quelli che si usano nello sci.

Certo, il dubbio sulla originalità di alcuni dei pezzi esposti può anche sorgere. Ma, nel limite del possibile, ad ogni oggetto in mostra viene affiancata tutta la documentazione esplicativa. Naturalmente, trattandosi di pezzi che spesso hanno due o più secoli di vita, non sempre si dispone di fotografie. Allora, la ricerca va effettuata, con pazienza e metodo, su libri e vecchi documenti. Qualche volta il marchio di veridicità è garantito da articoli di giornale dell'epoca, come nel caso della vasca da bagno a dondolo, dell'800, a forma di conchiglia, dritta da un lato e curva dall'altro e con i bordi rialzati per impedire all'acqua di uscire . In pratica, la 'nonna' delle moderne vasche con idromassaggio.

Insoliti, se così si può dire, anche i personaggi di cui il museo, attraverso fotografie e documenti originali, racconta la vita. L'americano Robert Pershing Wadlov, ad esempio, ossia l'uomo più alto del mondo con i suoi 272 centimetri di statura. Calzava scarpe numero 61 e le sue mani misuravano 32 centimetri dal polso alla punta del dito medio. Quando morì, nel 1940, era ancora in fase di crescita.

E accanto alla storia dell'uomo più alto del pianeta anche quella della donna più bassa al mondo: l'olandese Pauline Musters, nata nel 1876. All'etù di 9 anni misurava 55 centimetri e pesava soltanto un chilo e mezzo. Quando morì all'età di 19 anni la sua statura era di 59 centimetri. Il suo peso da adulta variava dai 3 chili e mezzo ai quattro chili. E le sue misure del seno, della vita, e dei fianchi erano rispettivamente di 47, 48 e 43 centimetri.

Altro personaggio da guinness dei primati ospite del museo sanmarinese è John Brower Minnoch, l'uomo più pesante del mondo: 639 chili. Fu ricoverato per insufficienza cardiaca e polmonare, e dopo due anni di dieta a 1200 calorie giornaliere il suo peso era sceso fino a 216 chili. Nel 1981 fu nuovamente ricoverato perchè era aumentato di ben 91 chili in una sola settimana. Quando morì, il 10 settembre 1983, pesava 360 chili.


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