Fine primo quadrimestre

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LaPeppa
00giovedì 22 febbraio 2024 18:19
Pagelle
Periodo di pagelle.

In una scuola di Varese è comparso questo cartello.

Cosa ne pensate?
Nemes87
00giovedì 22 febbraio 2024 18:35
secondo me i voti non sono molto importanti, quello che vorrei trasmettere ai miei figli semmai sarebbe che conoscere, studiare, informarsi è bello. se avessi un figlio curioso e sveglio, sarei a posto, non mi preoccuperei dei voti, soprattutto quelli del primo quadrimestre, le energie vanno conservate per maggio, da che mondo è mondo 😁
Trale
20giovedì 22 febbraio 2024 22:08
Che brutto argomento 😭 I miei figli hanno trimestre e pentamestre, è un po' che ho visto i votacci, che poi si fa per dire, non hanno insufficienze ma potrebbero studiare di più. Soprattutto il grande al quale una prof ha detto: "i contenuti non sono un' appendice alla tua intelligenza". Io però, lo dico solo a noi, sono già orgogliosissima del mio ragazzo. Se solo penso si pianti che mi sono fatta alle elementari e alle medie quando mi di diceva "non è adeguato", adesso non mi pare vero che abbia la patente di guida e abbia preso la certificazione Cambridge C1 di inglese. Gli dico che deve studiare di più (altrimenti che mamma sarei se non lo facessi🤪?) Però per me è già perfetto ❤️❤️❤️
LaPeppa
00giovedì 22 febbraio 2024 23:48
Per noi l' avventura scolastica è appena iniziata (seconda elementare) ed ovviamente è molto diversa da quanto vagamente immaginato 😅

Apprezzo molto il cartello che è stato affisso in quella scuola, una primaria.

Lo scorso anno l' impatto è stato piuttosto duro. Il passaggio dalla materna alle elementari è tosto ed il primo anno per la maggior parte i bambini sono impegnati ad adattarsi al nuovo ambiente, nuove regole.
Soprattutto viene a mancare tanto il movimento fisico.

Parlo della nostra esperienza, non solo di Peppina, in generale per quello che ho visto dei bimbi di 6 anni, anche confrontandomi con altre mamme.



Eroe
00venerdì 23 febbraio 2024 01:45
Il cartello dice cose giuste ma resta il problema che il giudizio dei professori, espresso con i voti, può far perdere un anno che a catena può far perdere altre occasioni negli anni seguenti.
LaPeppa
00venerdì 23 febbraio 2024 08:20
Ah Eroe, non so.
Che ai giorni nostri facciano perdere un anno è difficilissimo. Se lo fanno, è perché serve.

Io come esperienza sono ferma alle elementari, non si boccia nessuno.

Ma se serve, perché no?
Alebabi73
00venerdì 23 febbraio 2024 08:46
Re: Pagelle
LaPeppa (V7fd221203), 22/02/2024 18:19:

Periodo di pagelle.

In una scuola di Varese è comparso questo cartello.

Cosa ne pensate?




completamente d'accordo con questo cartello!
Anzi dovrebbero metterlo all'ingresso di ogni scuola!
Maurice78
10venerdì 23 febbraio 2024 08:50
Da quello che ho visto alle medie di figlia1, i peggiori elementi piuttosto che bocciarli li promuovono per liberarsene il prima possibile.

Noi quest'anno abbiamo avuto il primo impatto con le superiori, liceo classico, per fortuna per ora sta andando molto bene.

Riguardo al cartello sono d'accordo con quanto dice soprattutto se si parla di scuole superiori, dove la specializzazione si fa sentire ed è inutile pretendere ottimi voti in matematica se fai il classico o in storia se fai il ragioniere, purché ci sia la sufficienza.
Alebabi73
00venerdì 23 febbraio 2024 08:56
Re:
LaPeppa (V7fd221203), 23/02/2024 08:20:

Ah Eroe, non so.
Che ai giorni nostri facciano perdere un anno è difficilissimo. Se lo fanno, è perché serve.

Io come esperienza sono ferma alle elementari, non si boccia nessuno.

Ma se serve, perché no?




guarda a me è capitato di conoscenze, in cui le maestre delle materna hanno consigliato ai genitori di far fare al bambino in anno di materna in più....perchè non lo ritenevano pronto per la scuola elementare.
bocciare alle elementari è rarissimo e se capita dicerto non è perchè ha delle insufficienze (tra l'altro le pagelle delle elementari non hanno più i VOTI) ma perchè il bambino ha difficoltà in generale, e si valuta il fatto che magari tenerlo fermo un anno alle elementari potrebbe aiutarlo ad avere meno difficoltà in futuro.
Concordo con te, se serve, perchè no?




Alebabi73
00venerdì 23 febbraio 2024 09:02
Re:
Maurice78 (gRmc240215), 23/02/2024 08:50:

Da quello che ho visto alle medie di figlia1, i peggiori elementi piuttosto che bocciarli li promuovono per liberarsene il prima possibile.

Noi quest'anno abbiamo avuto il primo impatto con le superiori, liceo classico, per fortuna per ora sta andando molto bene.

Riguardo al cartello sono d'accordo con quanto dice soprattutto se si parla di scuole superiori, dove la specializzazione si fa sentire ed è inutile pretendere ottimi voti in matematica se fai il classico o in storia se fai il ragioniere, purché ci sia la sufficienza.




vero Maurice.
Ho avuto la tua stessa esperienza con figlia 1 alle medie.

Tra l'altro la cosa ha scaturito diversi malcontenti tra i ragazzi che si impegnavano.
Ricordo mia figlia ammessa con 8 all'esame delle medie....uscita con 8.

Incazzatura pazzesca da parte sua (e di altri compagni) perchè gli "elementi" di cui parli tu, dovevano essere bocciati invece "regalato" il 6 come voto di ammissione all'esame.
Figurati, queste avevano già fatto 4 anni di medie, ed ogni hanno un bella sospensione non gliela aveva tolta nessuno!
E mia figlia diceva "se a loro hanno "regalato" il 6, a me e ad altri, dovevano regalarci il 9, dobbiamo essere trattati tutti nella stessa maniera"

Ma non funziona cosi e anche questo fa parte della vita, fa parte della crescita.

Idem il voto di maturità, se ci rimane male perchè speravi di più.....tempo qualche mese realizzi che non importa......non ti cambia la vita, non ti rende più o meno bravo.



Alebabi73
00venerdì 23 febbraio 2024 09:06
Re:
Trale (zT7F221205), 22/02/2024 22:08:

Che brutto argomento 😭 I miei figli hanno trimestre e pentamestre, è un po' che ho visto i votacci, che poi si fa per dire, non hanno insufficienze ma potrebbero studiare di più. Soprattutto il grande al quale una prof ha detto: "i contenuti non sono un' appendice alla tua intelligenza". Io però, lo dico solo a noi, sono già orgogliosissima del mio ragazzo. Se solo penso si pianti che mi sono fatta alle elementari e alle medie quando mi di diceva "non è adeguato", adesso non mi pare vero che abbia la patente di guida e abbia preso la certificazione Cambridge C1 di inglese. Gli dico che deve studiare di più (altrimenti che mamma sarei se non lo facessi🤪?) Però per me è già perfetto ❤️❤️❤️




beh diciamoci anche la verità trale, GRAZIE A DIO AI NOSTRI TEMPI NON ESISTEVA IL REGISTRO ELETTRONICO!!! AHAHHA
I ragazzi delle superiori praticamente sono stalkerati dai genitori h24!

Trale
10venerdì 23 febbraio 2024 09:27
Io ho frequentato una scuola elementare sperimentale a tempo pieno. Ho amato moltissimo la scuola perché era un luogo dove si imparavano a fare un sacco di cose. Non c'erano voti, non c'erano interrogazioni, c'erano gruppi di banchi e lavori quasi solo di gruppo. Non c'era alcun tipo di competitività. Una scuola bellissima.
Molto diversa da quella che hanno frequentato i miei figli.
La nostra avventura è iniziata proprio in quella scuola dove ero stata io, ma ho trovato qualcosa che non mi aspettavo, la scuola era tornata indietro di almeno 50 anni. Mio figlio era un bambino dicembrino molto solitario e tranquillo, non faceva bene gli esercizi di prescrittura alla materna ma non mi sono preoccupata perché trovavo che rompere le balle ai bambini dell' asilo con la prescrittura fosse un' idiozia. Alle elementari dopo nemmeno un mese di scuola, al primo colloquio con le maestre ci hanno detto che nostro figlio era inadeguato, che dovevamo fare degli approfondimenti perché secondo loro era autistico. Da lì un calvario senza fine. La scuola è stata per mio figlio una pessima esperienza e di conseguenza lo è stata anche per noi. Sì dopo aver mandato a cagare le maestre, abbiamo scoperto che nostro figlio ha un disturbo dello spettro autistico, la sindrome di Asperger, pensare che a noi è sempre piaciuto proprio perché è così diverso dagli altri. In realtà nostro figlio è molto intelligente, questo è ovviamente venuto fuori negli innumerevoli esami a cui è stato sottoposto a causa della sua diversità rispetto agli altri. Dicono che la scuola italiana sia inclusiva ma siamo ben distanti dal poter considerare l'esperienza scolastica di un ragazzo coi problemi di mio figlio come qualcosa di positivo. Un bambino Asperger è un bambino che verrà considerato non adeguato e che inizierà a vivere in un ambiente ostile a partire dai 5 anni. Ho provato a cambiare sezione, poi ho cambiato scuola. Ho cercato a lungo delle scuole medie adatte. In prima liceo è stato bocciato dopo essere stato rimandato di 3 materie. Mi hanno convocata per dirmi che avrei dovuto passarlo al programma differenziato altrimenti sarebbe stato bocciato. Mi è cascato il mondo addosso perché ho pensato che allora è un ragazzo handicappato che non può fare la scuola normale come gli altri. Aveva 14 anni allora e gli ho provato a parlare per capire cosa beva fare e lui mi ha detto che beva fare l'esame a settembre delle 3 materie. L'insegnante di sostegno ci diceva di passare al programma differenziato, oppure di farlo bocciare non aveva senso per lei fargli fare l'esame di riparazione. Mi ricordo ancora quell' estate da incubo che poi è finita con la bocciatura. Abbiamo studiato con nostro figlio tutto il tempo, abbiamo ripassato cose che non vedevamo da un sacco e ci siamo fatti un' idea più precisa dell' intelligenza di nostro figlio. All' esame è stato bocciato ma ci hanno fermato in disparte due insegnanti, quella di storia e quella di inglese, dicendoci che nostro figlio era un ragazzo davvero in gamba a loro parere e che ci consigliavano di cambiare scuola. Anche io ci avevo pensato e così seguii l' istinto, chiesi il nulla osta e lo iscrissi nella scuola che sta frequentando ora dove si trova meglio. Per un genitore di un bambino con questi problemi, è sempre difficile capire la reale preparazione di duo figlio, di diventa insicuri tutti, senza fiducia in tuo figlio e senza autostima tuo figlio stesso. Del resto quando arrivi a sentirti dire che non puoi fare le scuole come gli altri ma devi fare un programma differenziato, cosa mai può succedere alla tua autostima? L'anno scorso a giugno ha sostenuto l' esame di inglese per la certificazione Cambridge, sono 6 ore di esame consecutivo senza nemmeno mangiare. Molti genitori dei suoi compagni hanno giudicato eccessivamente stressante la cosa ma lui lo ha voluto fare e ha conseguito la certificazione C1 studiando sempre e solo per i fatti suoi (io in inglese sono una scarpa). Un ragazzo che era stato giudicato troppo handicappato per poter prendere il diploma come gli altri. Qualche dubbio sulla "validità" della scuola italiana ti viene. Adesso dico sempre si miei figli "ragazzi, prendete tutto ciò che è utile dalla scuola perché per quanto sia mal organizzata, è comunque gratuita ed è un vostro diritto, prendete e portate a casa, cioè imparate. Vedetela così, come un' operazione commerciale d'investimento. Non mi importa dei voti ma mi importa che possiate utilizzare l'investimento". Anche il secondo figlio è un po' borderline, perché lo è probabilmente anche mio marito (che comunque è un ingegnere, quindi stupido non lo è). Sono 3 persone che a scuola hanno sempre ricevuto giudizi di inadeguatezza e hanno dovuto studiare con un senso di frustrazione e bassa autostima in un niente ostile. Se questo è ciò che accade in una scuola "inclusiva" c'è da domandarsi come sia una scuola "non inclusiva". Comunque ora i miei figli studiano volentieri, sono valorizzati dagli insegnanti per le loro peculiarità, mio marito insegna da diversi anni ed è l'insegnante più amato della scuola perché si mette nei panni degli studenti, si immefisima nelle loro paure e ansie,bio dico sempre che infondo è uno di loro 😂.
La scuola è anche scuola di vita, ti capita di essere valutato come inadeguato in un posto e bravissimo.innun altro, ti capita di dover cambiare ambiente finché non trovi quello dove sei apprezzato. Perdi un anno perché sei considerato talmente handicappato da non poter fare nemmeno il minimo e poi brilli in un esame difficilissimo. Va tutto bene, questa è la scuola/vita. 🙂
Alebabi73
00venerdì 23 febbraio 2024 09:36
Re:
Trale (zT7F221205), 23/02/2024 09:27:

Io ho frequentato una scuola elementare sperimentale a tempo pieno. Ho amato moltissimo la scuola perché era un luogo dove si imparavano a fare un sacco di cose. Non c'erano voti, non c'erano interrogazioni, c'erano gruppi di banchi e lavori quasi solo di gruppo. Non c'era alcun tipo di competitività. Una scuola bellissima.
Molto diversa da quella che hanno frequentato i miei figli.
La nostra avventura è iniziata proprio in quella scuola dove ero stata io, ma ho trovato qualcosa che non mi aspettavo, la scuola era tornata indietro di almeno 50 anni. Mio figlio era un bambino dicembrino molto solitario e tranquillo, non faceva bene gli esercizi di prescrittura alla materna ma non mi sono preoccupata perché trovavo che rompere le balle ai bambini dell' asilo con la prescrittura fosse un' idiozia. Alle elementari dopo nemmeno un mese di scuola, al primo colloquio con le maestre ci hanno detto che nostro figlio era inadeguato, che dovevamo fare degli approfondimenti perché secondo loro era autistico. Da lì un calvario senza fine. La scuola è stata per mio figlio una pessima esperienza e di conseguenza lo è stata anche per noi. Sì dopo aver mandato a cagare le maestre, abbiamo scoperto che nostro figlio ha un disturbo dello spettro autistico, la sindrome di Asperger, pensare che a noi è sempre piaciuto proprio perché è così diverso dagli altri. In realtà nostro figlio è molto intelligente, questo è ovviamente venuto fuori negli innumerevoli esami a cui è stato sottoposto a causa della sua diversità rispetto agli altri. Dicono che la scuola italiana sia inclusiva ma siamo ben distanti dal poter considerare l'esperienza scolastica di un ragazzo coi problemi di mio figlio come qualcosa di positivo. Un bambino Asperger è un bambino che verrà considerato non adeguato e che inizierà a vivere in un ambiente ostile a partire dai 5 anni. Ho provato a cambiare sezione, poi ho cambiato scuola. Ho cercato a lungo delle scuole medie adatte. In prima liceo è stato bocciato dopo essere stato rimandato di 3 materie. Mi hanno convocata per dirmi che avrei dovuto passarlo al programma differenziato altrimenti sarebbe stato bocciato. Mi è cascato il mondo addosso perché ho pensato che allora è un ragazzo handicappato che non può fare la scuola normale come gli altri. Aveva 14 anni allora e gli ho provato a parlare per capire cosa beva fare e lui mi ha detto che beva fare l'esame a settembre delle 3 materie. L'insegnante di sostegno ci diceva di passare al programma differenziato, oppure di farlo bocciare non aveva senso per lei fargli fare l'esame di riparazione. Mi ricordo ancora quell' estate da incubo che poi è finita con la bocciatura. Abbiamo studiato con nostro figlio tutto il tempo, abbiamo ripassato cose che non vedevamo da un sacco e ci siamo fatti un' idea più precisa dell' intelligenza di nostro figlio. All' esame è stato bocciato ma ci hanno fermato in disparte due insegnanti, quella di storia e quella di inglese, dicendoci che nostro figlio era un ragazzo davvero in gamba a loro parere e che ci consigliavano di cambiare scuola. Anche io ci avevo pensato e così seguii l' istinto, chiesi il nulla osta e lo iscrissi nella scuola che sta frequentando ora dove si trova meglio. Per un genitore di un bambino con questi problemi, è sempre difficile capire la reale preparazione di duo figlio, di diventa insicuri tutti, senza fiducia in tuo figlio e senza autostima tuo figlio stesso. Del resto quando arrivi a sentirti dire che non puoi fare le scuole come gli altri ma devi fare un programma differenziato, cosa mai può succedere alla tua autostima? L'anno scorso a giugno ha sostenuto l' esame di inglese per la certificazione Cambridge, sono 6 ore di esame consecutivo senza nemmeno mangiare. Molti genitori dei suoi compagni hanno giudicato eccessivamente stressante la cosa ma lui lo ha voluto fare e ha conseguito la certificazione C1 studiando sempre e solo per i fatti suoi (io in inglese sono una scarpa). Un ragazzo che era stato giudicato troppo handicappato per poter prendere il diploma come gli altri. Qualche dubbio sulla "validità" della scuola italiana ti viene. Adesso dico sempre si miei figli "ragazzi, prendete tutto ciò che è utile dalla scuola perché per quanto sia mal organizzata, è comunque gratuita ed è un vostro diritto, prendete e portate a casa, cioè imparate. Vedetela così, come un' operazione commerciale d'investimento. Non mi importa dei voti ma mi importa che possiate utilizzare l'investimento". Anche il secondo figlio è un po' borderline, perché lo è probabilmente anche mio marito (che comunque è un ingegnere, quindi stupido non lo è). Sono 3 persone che a scuola hanno sempre ricevuto giudizi di inadeguatezza e hanno dovuto studiare con un senso di frustrazione e bassa autostima in un niente ostile. Se questo è ciò che accade in una scuola "inclusiva" c'è da domandarsi come sia una scuola "non inclusiva". Comunque ora i miei figli studiano volentieri, sono valorizzati dagli insegnanti per le loro peculiarità, mio marito insegna da diversi anni ed è l'insegnante più amato della scuola perché si mette nei panni degli studenti, si immefisima nelle loro paure e ansie,bio dico sempre che infondo è uno di loro 😂.
La scuola è anche scuola di vita, ti capita di essere valutato come inadeguato in un posto e bravissimo.innun altro, ti capita di dover cambiare ambiente finché non trovi quello dove sei apprezzato. Perdi un anno perché sei considerato talmente handicappato da non poter fare nemmeno il minimo e poi brilli in un esame difficilissimo. Va tutto bene, questa è la scuola/vita. 🙂




concordo pienamente con tutto quello che hai scritto.
E aggiungo che non è detto che nella vita farai qualcosa solo perchè sei sempre stato bravo a scuola.

Eroe
00venerdì 23 febbraio 2024 15:05
Re:
LaPeppa (V7fd221203), 23/02/2024 08:20:

Ah Eroe, non so.
Che ai giorni nostri facciano perdere un anno è difficilissimo. Se lo fanno, è perché serve.

Io come esperienza sono ferma alle elementari, non si boccia nessuno.

Ma se serve, perché no?


Ai miei tempi per un pregiudizio nei miei riguardi mi hanno fatto perdere un anno e compagni di classe, meno preparati, sono passati avanti.
Alla fine del primo quadrimestre venne il preside in classe a leggere e commentare i voti finali del primo quadrimestre ed a me disse A.E. tu potresti fare molto di più ma ti impegni poco per cui i tuoi voti sono stati abbassati.
Poi giunto al mio amico C.M. disse tu ti impegni veramente tanto e per questo sei stato premiato nei voti.
A quel punto io mi sarei dovuto alzare e dire "Signor Preside da due anni io e C.M. studiamo insieme esattamente le stesse ore" ma non lo dissi per non danneggiare l'amico ed a fine anno lui venne promosso, anche se era meno bravo di me in italiano scritto, matematica e filosofia che io spiegavo a lui, ed io venni bocciato.

Aggiungo che questo fatto di abbassarmi i voti non mi incentivava a studiare di più in quanto mi faceva solo incazzare oltretutto a me interrogavano in modo diverso dagli altri ed ho motivo di credere che lo facevano apposta.

LaPeppa
00venerdì 23 febbraio 2024 15:19
Eroe, come scritto da Trale è la vita.
Spero che l' esperienza ti sia servita in seguito anche se a leggerti mi sa che la ferita è ancora viva.

Perdonami ma che tu ed il tuo amico studiaste le stesse ore, non significa nulla.

Poi com'è andata? Quando hai cambiato anno sei poi riuscito a recuperare?

Bocciare per un pregiudizio è veramente troppo. Una bocciatura poi comporta che più professori fossero concordi. Pensandoci a distanza di anni, pensi che sia solo quello il motivo o ti sembra di poterne individuare anche altri? Comportamento, scarso rendimento...
Spaturno
10venerdì 23 febbraio 2024 16:12
Sono d'accordo con il cartello.
Però io sono per i voti a scuola. Non bisogna disperare er un brutto voto, ma capire se ci si è impegnati abbastanza o no.
Se si è fatto il possibile semplicemente quella attività non è nelle tue corde.

La scuola è anche scuola di vita. Le ingiustizie ci sono.

L'abbassamento dei voti dovuto a scarso impegno l'ho subito anche io. Fortunatamente i voti erano alti, quindi sopra la sufficienza anche dopo l'abbassamento.

D'altra parte ovviamente non avrei cazzeggiato in materie i cui non andavo bene.

All'epoca ero arrabbiatissimo di questo "premio all'impegno". Dopo ho compreso ed è anche giusto così.
Eroe
00venerdì 23 febbraio 2024 16:45
Re:
LaPeppa (V7fd221203), 23/02/2024 15:19:

Eroe, come scritto da Trale è la vita.
Spero che l' esperienza ti sia servita in seguito anche se a leggerti mi sa che la ferita è ancora viva.

Perdonami ma che tu ed il tuo amico studiaste le stesse ore, non significa nulla.

Poi com'è andata? Quando hai cambiato anno sei poi riuscito a recuperare?

Bocciare per un pregiudizio è veramente troppo. Una bocciatura poi comporta che più professori fossero concordi. Pensandoci a distanza di anni, pensi che sia solo quello il motivo o ti sembra di poterne individuare anche altri? Comportamento, scarso rendimento...


Mi hanno abbassato i voti il prof di storia e filosofia (il mio amico l'ho preparato io per l'interrogazione di filosofia e venne promosso con 7 in filosofia) a cui si è aggiunto il prof di chimica, a cui stavo antipatico perché le mie battute facevano ridere le sue no, ed un 5 e mezzo, voto che comunque avrebbe dovuto essere un 6 pieno, in italiano mi fu anche abbassato. Certo che erano d'accordo una bella combriccola ed il sospetto che in questo possa aver influito il fatto che mio nonno era uno dei fondatori del PCI e faceva ancora politica mi resta. Ma se ti dico e garantisco che hanno promosso altri meno preparati di me credi che me lo sia inventato o non ero in grado di capirlo?

Studiavamo le stesse ore ed io mediamente rendevo di più in classe credo che i professori pensavano che il mio amico non fosse troppo sveglio, sbagliandosi, perché nelle discussioni in classe io intervenivo sempre lui mai.
Trale
10venerdì 23 febbraio 2024 16:53
A scuola la prima cosa che ti mettono addosso è un' etichetta che poi non ti toglieranno più. Per cui se non ci si riesce a fare mettere un' etichetta decente, è meglio cambiare classe e se serve scuola. Pensare che un insegnante cambi opinione su di te, è assurdo. Oddio succederà anche ma è una cosa su non fare conto. Io avevo una etichetta "positiva" e ammetto di aver vissuto di rendita. Sono stata fortunata tutto sommato a scuola. Le regole del gioco so o chiare, restare in una scuola dove si ha l' etichetta di asino o inadeguato non serve a niente a maggior ragione non serve agli alunni. Ci sono studi neuroscientifici che affermano come questa sorta di pregiudizio tipica degli insegnanti e studiata proprio nella pedagogia, sia unale perché induce il ragazzo a pensare di essere davvero poco capace e di conseguenza a rinunciare e fallire. Cambiare scuola ogni volta che serve.
Trale
10venerdì 23 febbraio 2024 17:21
Negli anni passati in USA è stato fatto un esperimento. Un campione di studenti metà bianco e metà nero, ha svolto un compito in due diverse modalità. Nella prima modalità è stato fatto fare il compito, nella seconda modalità, è stato detto prima agli studenti che il compito serviva a valutare l'intelligenza di bianchi e neri. Dopo lo svolgimento del primo è emerso che in media bianchi e neri avevano svolto il compito in modo equivalente. Nella seconda modalità, i neri sono andati complessivamente peggio dei bianchi. Altri esperimenti del genere hanno dato sempre questi risultati confermando il fatto che un pregiudizio viene a volte confermato dalla stessa vittima del pregiudizio per colpa di questo effetto inconsapevole autolesionista. Quindi se ci si accorge che in un niente si è percepiti con un giudizio negativo, conviene cambiare ambiente per non rafforzare la sfiducia in sé stessi.
LaPeppa
00venerdì 23 febbraio 2024 18:24
Il cartello è per genitori di bambini della scuola elementare.

Anch'io sono d' accordo sui voti, come Spaturno.

Non mi è capitato un episodio di etichettatura così grave da arrivare ad una bocciatura. Di solito, alle superiori, chi si riteneva vittima realmente non si rendeva conto del perché prendesse brutti voti, dall' esterno era palese.

Eroe uscito dalla scuola questa esperienza ti ha segnato o hai superato la cosa?

Giusto per la cronaca: Peppina al primo anno ha cambiato scuola, troppe le cose che non funzionavano. Non sostengo che non ci siano situazioni problematiche.

Sarà brutto da dire ma il vittimismo è un potere che accordiamo noi credendo a chi vuole definirci. La vicenda di tuo figlio, Trale, mi sembra emblematica.

Eroe
10venerdì 23 febbraio 2024 20:39
Re:
LaPeppa (V7fd221203), 23/02/2024 18:24:

...
Eroe uscito dalla scuola questa esperienza ti ha segnato o hai superato la cosa?
...


Certo mi ha insegnato, come pure la mia esperienza di lavoro, che questo è un mondo in cui gli stronzi comandano, si arricchiscono e vengono rispettati e chi ha potere lo gestisce spesso a cazzo.
Scusa i termini ma era l'unico modo per rendere bene il concetto.
Un anno di ritardo può pesare molto nella vita perché può farti arrivare in ritardo su tante cose.

Trale
00sabato 24 febbraio 2024 01:19
Premetto che io sono stata etichettata come brava e quindi, ho studiato meno di altri ottenendo voti migliori. Era facile per me, nella mia condizione di testa funzionante e fama di secchiona, parlare della scuola italiana come di qualcosa di eccezionale. Infondo però sapevo che non era vero, se la scuola funziona bene solo per chi non ha problemi, a cosa serve?
Qualche anno fa ho assistito ad un seminario a Milano, di Spazio Asperger e ho ascoltato David Vagni, persona autistica che ha raccontato la sua esperienza negativa e traumatica a scuola. Se non avete voglia di andarvi a cercare chi è David Vagni, sappiate che ha un po' di lauree, tra cui fisica, filosofia, psicologia, qualche master e lavora al CNR.
A me non sembra tanto normale che una persona con altissimo potenziale, sia maltrattata da una scuola che fa addirittura propaganda di inclusione. Io penso a mio figlio e mi domando, ma se al posto mio e di mio marito ci fosse stato un genitore diverso, che accettava la sentenza degli insegnanti e permetteva alla scuola di fare un programma differenziato, cosa ne sarebbe stato di lui? Gli insegnanti hanno la possibilità di rovinare la vita di una persona. Che piaccia o meno, così stanno le cose. Se adesso sono serena, se mio figlio è un ragazzo brillante, è perché ho lottato con le unghie e coi denti senza fermarmi davanti a nessuno. Alle elementari ho scritto al provveditorato per dire che mio figlio veniva portato fuori dalla classe dall' insegnante di sostegno invece che fare lezione con gli altri; ho scatenato un putiferio, la preside mi ha telefonato "signora addirittura il provveditorato ha dovuto chiamare?". Ho difeso mio figlio ogni santo giorno ma a casa stavo con lui fino alle 2 di notte per farlo studiare e per fargli superare le sue difficoltà. Dico una cosa: sono a favore della homeschooling, se avessi avuto la possibilità di stare a casa per insegnare ai miei figli, lo avrei fatto. È una cosa da non scartare a mio parere almeno per elementari e medie. Magari con l'ausilio di insegnanti privati. Certo bisogna poterselo permettere anche economicamente.
LaPeppa
00sabato 24 febbraio 2024 09:18
Trale c'è qualcosa che non mi torna nel tuo discorso.

Hai avuto un' esperienza negativa con delle persone che probabilmente non erano all' altezza e sì, ne capitano diverse.

Però così a naso direi che per persone che ricadono nello spettro autistico, l' homeschooling è la peggiore scelta possibile.

Come hai scritto tu, non hanno problemi ad apprendere nozioni ma ad interfacciarsi con l' esterno.

Nemes87
00sabato 24 febbraio 2024 11:57
Trale, molto interessante la tua esperienza e gli esperimenti che citi. Su una sola cosa non sono molto d'accordo, permettere ai figli di studiare a casa con i genitori, perché non tutti sono come te, se un genitore fuori di testa "rinchiudesse" suo figlio a casa per insegnargli a modo suo, potrebbe essere un grosso danno per il bambino, quindi mi sembra più sensato fare andare tutti a scuola, ci saranno insegnanti incapaci, capaci, e i genitori a casa che possono fare come hai fatto tu, seguirli e aiutarli; più figure di riferimento ci sono, meglio è, questo permette di limitare i danni creati da insegnanti incompetenti o con pregiudizi.
LaPeppa
00sabato 24 febbraio 2024 12:14
Nemes la legge italiana prevede che chiunque possa tenere a casa il figlio, purché lo scolarizzi. Cioè non è obbligatorio neppure ora farli andare a scuola, l' importante è che dimostri che li stai istruendo.

Esistono realtà di scuole parentali, dove non sei direttamente tu a insegnare ad i bambini ma sono strutturate diversamente, diciamo un gruppo di genitori che si organizza privatamente, a volte insegnano direttamente dei genitori, a volte vengono assunti insegnanti.

Per me la scuola è importante proprio per la socialità, esperienza positiva o negativa che sia. Certo anche per i contenuti. Ma l' isolamento di tenerli a casa a studiare coi genitori...mi sembra proprio una grande mancanza (che colpa hanno commesso pori bambini 😂😂😂?).

Come mamma sono ben contenta che i miei bimbi vadano a scuola e certo monitoro e sostengo ma ....i bambini coi bambini e che facciano le loro esperienze.
Nemes87
00sabato 24 febbraio 2024 12:17
ci sono un sacco di leggi italiane e non con cui sono in disaccordo 😁
Trale
10sabato 24 febbraio 2024 19:14
LaPeppa (V7fd221203), 24/02/2024 09:18:

Trale c'è qualcosa che non mi torna nel tuo discorso.

Hai avuto un' esperienza negativa con delle persone che probabilmente non erano all' altezza e sì, ne capitano diverse.

Però così a naso direi che per persone che ricadono nello spettro autistico, l' homeschooling è la peggiore scelta possibile.

Come hai scritto tu, non hanno problemi ad apprendere nozioni ma ad interfacciarsi con l' esterno.


Ovviamente la nostra esperienza è stata valutata all' inizio, durante e a posteriori.
Intanto le problematiche di una persona che ha un disturbo dello spettro autistico, sono diverse, non tutti hanno le stesse problematiche ma grosso modo molte sono comuni. Molte funzioni esecutive che riguardano determinate aree del cervello individuabili nella parte frontale e prefrontale, possono essere compromesse. In misura diversa da persona a persona ma grosso modo fanno tutte parte dello stesso insieme. Ad esempio mio figlio ha problemi di motricità fine, deficit dell' attenzione, difficoltà a lavorare in ambienti con determinati suoni o con determinate luci. E poi queste persone hanno un modo loro di imparare le cose. Mio figlio è fortemente disgrafico e alle elementari i suoi quaderni erano praticamente vuoti con qualche scarabocchio, era difficile valutarlo perché alle elementari se ci si pensa, si valutano i quaderni dei bambini più che l'apprendimento. Un bambino che non è in grado di produrre quaderni con scritti e disegni, si pensa sia scemo. Lo dico senza alcuna polemica, l'ho pensato anche io ed ero spaventatissima. Lui ha imparato da solo a modo suo, non so nemmeno come. Non lo sanno nemmeno bi suoi insegnanti. Era frustrante sia per gli insegnanti, sia per lui che si sentiva sempre inadeguato. A posteriori penso che se avesse studiato da solo, con degli insegnanti privati che sapevano come valorizzare il suo modo di apprendere invece che piegarsi ad un modo che era non gli appartiene, avrebbe potuto fare di più e potrebbe dare di più alla società. Lui ad esempio utilizza molto la memoria che ha molto buona per studiare, non fa schemi perché non gli servono, gli insegnanti però insistono nel volergli fare fare gli schemi perché oggi va di moda così. Per me vanno benissimo perché io per ricordare ho bisogno di schemi e riassunti ma chi è autistico spesso ha una memoria incredibile. In una classe di 28 bambini è difficile personalizzare programmi e metodi di studio, anzi, diciamo pure impossibile. Se la maggior parte delle persone può adattarsi, questo risulta troppo faticoso per chi ha dei problemi. Questo è il motivo per cui a posteriori valuterei positivamente il fatto di poter fare homeschooling. Poi la socializzazione la si può fare con lo sport o altri laboratori di vario genere. Alle superiori invece ritengo fondamentale socializzare, certo lui lo fa a modo suo. Una volta ha chiesto ad una ragazza di uscire e questa gli ha detto di no, "forse a Pasqua", e lui si è segnato a Pasqua di chiamarla. Mio figlio è come Sheldon dal punto di vista sociale 🤦
boomerkiller
00sabato 24 febbraio 2024 20:51
Sheldon è tra i miei preferiti.
LaPeppa
00domenica 25 febbraio 2024 00:00
Trale sei lucida, sia per la vostra esperienza personale sia quando ti rendi conto che la scuola non è in grado di avere percorsi personalizzati. Tuttavia non hai il dubbio che arrivare alle superiori per socializzare sia un tantino tardi?

Trale
00domenica 25 febbraio 2024 09:05
Beh ma non esiste solo la scuola, ci sono tanti posti dove portare i figli. Ho premesso che è costoso e per chi se lo può permettere. Aggiungo un concetto che per me è importante fare capire. La prima persona che non aveva fiducia in suo figlio ero io ed è perfettamente normale: se tutti gli insegnanti ti dicono che tuo figlio è inadeguato, ti assicuro che ci credi. Il primo anno di liceo, quello in cui è stato bocciato, andavo a parlare coi prof. Con un' ansia terrificante. Ti racconto questa cosa perché è significativa. Una volta mentre aspettavo di poter parlare con una prof. ho sentito parlare tra loro delle mamme di un' altra prof che sarebbe stata a loro dire severissima e con la quale non era possibile avere voti buoni. Io avevo visto voti belli di inglese di mio figlio e ho pensato che gli fossero stati regalati. Uscita dal colloquio con la prof. di sostegno di mio figlio che mi aveva riportato una situazione senza speranza, non mi sono nemmeno presentata dalla prof. di inglese perché avevo un magone allucinante e non ce l' avrei fatta a sopportare la pietà di un' insegnante che gli regalava voti belli. Ho incontrato per la prima volta quell' insegnante così come quella di storia (anche lei credevo che gli regalasse i voti), il giorno del famoso consiglio di classe in cui il corpo dipende ci consigliava il programma differenziato. Quelle due prof. mi hanno fermata e mi ha detto che mio figlio era davvero bravo, che aveva delle doti in più rispetto agli altri e che avrei dovuto cambiare scuola scegliendo un linguistico. Io ero esausta e la fiducia, dopo anni di scuola in cui ti senti parlare solo dell'inadeguatezza di tuo figlio, non la riacquisto in un momento, né tu, né tanto meno tuo figlio. Infatti cambiai scuola ma non me la sentii di iscriverlo al linguistico perché pensai che sarebbe stato troppo difficile per lui e scelsi il liceo delle scienze umane. Pazienza e comunque va bene lo stesso, ha avuto modo di studiare filosofia che gli piace tantissimo e poi si è trovato bene ma intanto il back ground che aveva di frustrazione e insicurezza, gli ha tarpato le ali. Sia chiaro, io dentro di me ringrazio ancora quelle due insegnanti che mi hanno fermato, perché sono state due voci fuori dal coro che hanno aiutato mio figlio a prendere una strada diversa.
Riguardo la socializzazione, non ha mai socializzato alle elementari, però andava a fare sport, c'erano feste e ritrovi e aveva suo fratello col quale è sempre andato d'accordo. La presenza di un fratello così vicino di età è stata preziosa perché hanno sempre giocato insieme, si sono voluti (e si vogliono tutt'ora) un gran bene. Purtroppo non è che io riesca a trovare molti punti positivi nelle scuole che ha frequentato prima delle superiori. Ovviamente la mia è una valutazione a posteriori e in ogni caso senza troppi "rimpianti" perché non avrei potuto fare diversamente.
La mia è una testimonianza per dire "la scuola pubblica è anche questo" ed è anche quella per cui alcuni studenti di buttano dalla finestra. Penso che un minimo di riflessione andrebbe fatta.
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