Figlio di tanto padre ?

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oTiN230111
00mercoledì 18 gennaio 2023 12:27
Prendo punto dalla discussione sulle responsabilità del naufragio del rapporto fra genitori e figli.
Secondo me, stronzi si nasce. Spesso per colpa della genetica dei genitori che oltretutto tenderanno a fare gli str. anche coi figli e ne faranno delle fotocopie, che ovviamente li odieranno. Accade, ne ho diverse prove, che da bravi genitori nascano figli, o un figlio, disgraziati. Esempio letterario : lo squadrista di Cronache di Poveri Amanti di Vasco Pratolini.
Genitori str. hanno di solito il dono di rovinare il rapporto fra fratelli, benché a volte, al contrario, i poveri ragazzi si uniscano per affrontare insieme la cattiva sorte. E' il caso di una delle mie migliori amiche e dei suoi tre fratelli.
Sto parlando di cattiveria "banale": prepotenza, rigidità, ricatti morali... il caso di abusi fisici e sessuali è a parte.
Nemes87
10mercoledì 18 gennaio 2023 12:31
No, io sono in totale disaccordo, penso che la genetica conti relativamente, sono i primi anni di infanzia ad essere decisivi (e anche quelli successivi, ovvio, ma in misura minore).

Non ci vuole molto ad apparire come bravi genitori all'esterno, mentre si creano i piú disparati traumi ai propri figli...
Pitonazza
10mercoledì 18 gennaio 2023 12:36
Secondo me è l'ambiente a condizionare, nel bene e nel male, la formazione della persona...
oTiN230111
00mercoledì 18 gennaio 2023 12:37
Interessante, quindi pensi che se togli il figlio a due stronzi e lo fai allevare da due brave persone verrà fuori non solo un po' meglio ma addirittura bene?
oTiN230111
10mercoledì 18 gennaio 2023 12:38
E' chiaro che nel caso di due stronzi (o uno solo con l'altro complice, il caso che ho visto più spesso) anche l'esempio è negativo, quindi è difficile distinguere il fattore genetico da quello ambientale
Pitonazza
10mercoledì 18 gennaio 2023 12:42
se il figlio di un criminale, sin dalla sua nascita, viene allevato da una famiglia stabile e affettuosa, per me cresce normalissimo...
jZLD221229
10mercoledì 18 gennaio 2023 12:43
Concordo con Nemes, è l’ambiente in cui si cresce che determina poi il carattere del giovane umano.

Per l’ambiente non intendo solo quello famigliare, ma anche quelli delle amicizie e del contesto sociale in cui si vive.

Nondimeno, in qualche caso ci sono anche le eccezioni, ossia coloro che sebbene nati e cresciuti in un contesto sfavorevole riescono a trovare in sé stessi la forza di cambiare il loro destino…

Il giovane umano fondamentalmente è una spugna che assorbe e rimodella tutto quello che lo circonda nel bene e nel male…
Danae
10mercoledì 18 gennaio 2023 12:53
Beh, sicuramente un bambino non è per sua natura buono, non conosce differenza tra bene e male, quindi sono gli adulti (genitori o tutori) che ha intorno a doverlo guidare.
Non hanno il senso della misura e allo stesso modo non sanno gestire le loro emozioni.
Inoltre quello che trasmettiamo a parole conta pochissimo al contrario del non verbale, cioè le azioni che compiamo come genitori, è quello che sarà l’esempio.
Quindi se nasci in un ambiente violento sarà facile diventare un adulto violento, che può esprimerla oppure no, a seconda del carattere (che è l’unica cosa veramente innata).
Così come il genitore è utile per trovare i punti di forza del figlio e permettergli di sfruttarli al meglio.

Chi nasce nel degrado e riesce a salvarsi, quasi mai lo fa totalmente da solo, ci vuole sicuramente tanta forza di volontà ma anche un discreto culo nel trovare qualche appiglio sicuro al di fuori dell’ambiente sfavorevole in cui è nato.
Nemes87
00mercoledì 18 gennaio 2023 12:55
Rimmel (oTiN230111), 18/01/2023 12:37:

Interessante, quindi pensi che se togli il figlio a due stronzi e lo fai allevare da due brave persone verrà fuori non solo un po' meglio ma addirittura bene?

Sí esattamente, la penso proprio cosí, e la vedo proprio come una funzione del tempo passato nella prima famiglia (ora "stronzi" è per dire, ci sarebbero probabilmente parole piú appropriate, ma ci siamo capiti...)
LaPeppa
10mercoledì 18 gennaio 2023 13:13
Io ritengo che sia una combinazione di ambiente e genetica.

L'ambiente è sicuramente rilevante ma non è tutto e non è irreversibile.

Il DNA ha il suo bel peso.
Ci sono diversi studi in tal senso ma quelli più curiosi e netti vengono dai casi di gemelli omozigoti per qualche motivo separati alla nascita.
Spero che Storm intervenga perché su questo tipo di cose, dna ecc., è ben informato.

Per quanto riguarda il rapporto genitori/ figli per me l'andamento di un rapporto ma SOPRATTUTTO i sentimenti con cui lo viviamo sono responsabilità di entrambi, se stiamo parlando di figli ormai adulti.

In un'altra discussione, Pito aveva fatto un intervento in cui parlava della sua esperienza personale.

Ecco, condivido: guardare lucidamente e con un certo distacco i nostri genitori è sia il sintomo che stiamo andando oltre, sia la "cura" alle sofferenze provate.

I nostri genitori sono stati a loro volta figli.

E chissà cosa hanno vissuto loro.

Purtroppo diventati genitori non sempre si riesce ad evitare di fare ciò che non ci è piaciuto subire. Prenderne però coscienza, di quei comportamenti che ci hanno fatto male, è un inizio. Avere la volontà di modificarli, ci porta a superarli.
Tenendo presente che anche i nostri figli sono diversi da noi: quello che ha ferito noi, potrebbe non valere per i nostri figli mentre nostri atteggiamenti che consideriamo normali vanno a toccarli.

Insomma, non siamo né i nostri genitori né i nostri figli: questo è da tenere ben in conto.

Ultima cosa, e scusate il pippone, ci sono esempi anche di famiglie tranquille, senza comportamenti abusanti e con buon background, che hanno figli disturbati.
Danae
10mercoledì 18 gennaio 2023 13:29
Al giorno d’oggi ci sono sempre più casi di bambini lasciati “a se stessi” nel senso che la ricerca della libertà individuale ci fa perdere di vista cosa significa essere genitore.
Sinceramente sentir chiedere a bimbi di due anni se preferiscono una cosa o l’altra, oppure, caso classico, cosa vogliono mangiare...e penso che la gente è fuori di testa. Siamo arrivati al punto di non sapersi prendere la responsabilità di niente, specialmente di crescere un figlio visto che i “no” servono e tanto, ma fanno pure soffrire e adesso sembra che la sofferenza (che può essere pure il pianto per un gioco in più negato) sia un tabù.
Poi ci sono casi di genitori estremamente rigidi, ma questa è un’altra storia.
In parte credo sia dovuto anche a questo l’avere figli “disturbati” (non parlo di malattie o condizioni psicologiche particolari), pure in situazioni apparentemente perfette.
Perché come si sa, la via di mezzo è sempre preferibile, si possono far danni anche per “troppo amore”.

P.s. aggiungo qua 90 minuti di applausi per la risposta nel topic di Eirwen di Ma forse si boh (che cacchio e scegli un nick migliore 🙄).
oTiN230111
00mercoledì 18 gennaio 2023 13:33
Preciso che non ho ancora un'idea difendibile sul soggetto, perché mi baso solo sull'esperienza degli amici e non ho letto molto.
Chi non crede alla genetica sola, come spiega che spesso fra due fratelli o sorelle uno viene fuori dolce, calmo, brava persona e l'altro arrabbiato col mondo, o disonesto, o bugiardo? Uso il termine str. per semplicità, ogni suggerimento di sinonimi evocativi sarà ben accetto😋
Danae
10mercoledì 18 gennaio 2023 13:54
Rimmel, forse perché è molto più facile crescere un bimbo bravo e tranquillo che uno agitato e “teppista”.
Non che quei genitori siano degli incapaci, semplicemente non è facile essere equilibrati visto che siamo tutti esseri umani che sbagliano.

Sulla differenza tra fratelli ti faccio l’esempio delle mie figlie che come avevo scritto sono opposte di carattere e noi genitori siamo molto più simili alla prima che è tranquilla.
La seconda a volte soprannominata “diavoletto” ha un carattere tutto suo, diverso dal nostro e spesso ci fa arrabbiare perché non ascolta e pretende di far tutto di testa sua.
Di conseguenza abbiamo adottato strategie diverse rispetto all’altra per non rischiare di vivere costantemente nello stress di una continua lotta.
Ipoteticamente, adottando il metodo di contrapporsi sempre in modo rigido e “a brutto muso” con urla e punizioni si otterrebbe solo il risultato di reprimere quel suo lato del carattere, invece l’ideale sarebbe incanalarlo in qualcosa che possa essere utile in futuro.
Ed è anche così che verrebbero fuori gelosie e risentimenti tra fratelli, della serie “ma perché non sei bravo come lui/lei?” “Vedi come è ubbidiente?” non può portare a nulla di buono una volta arrivati all’età adulta...anzi, diciamo all' adolescenza 😅 che segna la fine dell’infanzia e se non siamo riusciti a costruire un legame di fiducia con i figli prima, dopo loro andranno per la loro strada e ciaone!
Nemes87
00mercoledì 18 gennaio 2023 14:10
Beh intanto un conto è avere caratteri diversi, un altro è essere o meno stronzi, o disturbati, o traumatizzati, chiamatelo come volete. Io dico che i problemi mentali dei figli sono causati dai genitori, non che tra fratelli sani e equilibrati non ci possano essere differenze...
Io conoscevo due gemelle totalmente opposte di carattere, il giorno e la notte.... ma poi ho scoperto che una ha seguito le orme del padre, e l'altra della madre, pari pari, come se fossero programmate apposta.. penso che i fratelli desiderino anche differenziarsi tra di loro.
oTiN230111
00mercoledì 18 gennaio 2023 14:11
Un conto è carattere diverso, estroverso o introverso, studioso o fancazzista ecc... un altro vedere ragazzi bravi e generosi con fratelli non traumatizzati o disturbati, ma proprio cattivi. Non è genetica?
Danae
00mercoledì 18 gennaio 2023 14:19
La cattiveria può nascere dalla gelosia e dal sentirsi rifiutati, quindi si è possibile.
Ma poi cattivi in che senso?
Buono o cattivo è un aggettivo che si adatta meglio a un cibo che ad una persona secondo me.
oTiN230111
00mercoledì 18 gennaio 2023 14:21
Nel senso godere nel far del male ad altrui, creare caos, dissenso... Se non se ne gode ma lo si fa per stupidità o imperizia non parlerei di cattiveria. Per me il cibo fa bene o fa male, punto🍎🍔
Pitonazza
00mercoledì 18 gennaio 2023 14:26
a ok adesso ho capito!
Alebabi73
00mercoledì 18 gennaio 2023 14:36
secondo me non si puo teorizzare questo discorso.

E' un mix....di dna, ambient sociale, ambiante famigliare E CARATTERE.....non dimentichiamoci che ognuno di noi a prescindere da tutto è ARBITRIO DEL PROPRIO DESTINO.

ho visto figli nascere da genitori di merda (mio padre)...ma di merda proprio.....che invece crescendo hanno lavorato e voluto per far si che loro fossero genitori completamente diversi. e ce l'hanno fatta. il mio PAPINO è IL TOP....

ho visto figli nascere da genitori di merda...e a loro volta sono diventati genitori di merda

ho visto figli nascere nella situazione famigliare più bella e perfetta che poteva essere....e sono dei disgraziati.

ho visto figli nascere con padre in galera e madre per la strada....e sono diventati delle persone oneste e rispettabili...

mi spiace ma ogni caso è a se.

non è detto che il figlio del galeotto diventi un galeotto, come non è detto che il figlio dell'avvocato diventi notaio!

è il carattere...è come metabolizzi tu

ho sentito milioni di volte dire "io non ho avuto nulla dai miei genitori, i miei si arrangeranno come ho fatto io"
quando basterebbe dire "non ho avuto nulla dai miei genitori, io ai miei figli voglio dare di più"

sei tu che decidi, a prescindere da dove come e quando sei cresciuto

LaPeppa
00mercoledì 18 gennaio 2023 14:38
Fratelli che si comportano così è, secondo me, in parte dovuto al fatto che ogni persona è a sé e non è vero che si è gli stessi genitori. Se di base può essere vero, difficilmente si realizzano le stesse condizioni e gli stessi "sentimenti" di quando si è diventati genitori la prima volta.

Per quanto riguarda le gemelle diverse: sono cresciute insieme e chissà se hanno "esasperato" questa distinzione caratteriale.

Gemelli omozigoti separati alla nascita, talvolta senza sapere di avere un gemello, hanno condotto vite identiche. Roba da fantascienza.

Per me dare tutto il "potere" all'ambiente e all'educazione, senza tenere in alcun conto il DNA, è fuorviante. Ed irreale.
oTiN230111
00mercoledì 18 gennaio 2023 14:39
Grazie per gli spunti. 😀Avreste qualche lettura da suggerirmi?
jZLD221229
00mercoledì 18 gennaio 2023 14:43
Danae (ayfb221203), 18/01/2023 14:19:

La cattiveria può nascere dalla gelosia e dal sentirsi rifiutati, quindi si è possibile.
Ma poi cattivi in che senso?
Buono o cattivo è un aggettivo che si adatta meglio a un cibo che ad una persona secondo me.

In effetti il concetto di buono e cattivo è tutta una questione di prospettive individuali e della società in cui si vive.

Sono stati cattivi gli attentatori del 11 settembre, che hanno ucciso migliaia di persone innocenti?
Forse no, se si giudica dal loro punto di vista, stavano facendo solo quello in cui credevano…

È cattivo un soldato che uccide perché glielo hanno ordinato?
Per alcuni sì e per altri no.

Allora sarà forse cattiva quella persona che si diverte torturando gratuitamente un animale innocente?

Mah, chi può dirlo con certezza anche perché come qualcuno ha scritto:

Se uccidi un uomo, sei un assassino,
Se ne uccidi una decina sei un serial killer,
Se ne uccidi milioni, sei un conquistatore,
Se gli uccidi tutti, sei un Dio…


LaPeppa
10mercoledì 18 gennaio 2023 14:43
Non in questo momento ma se vuoi ti faccio conoscere i Peppi al completo.

Un'esperienza che vale più di mille parole.

Scherzo. No, nessun libro.

Le storie dei gemelli le ho trovate qui e là, anche prima di internet.
Alcune sono andate a verificarle perché si trovano nella letteratura scientifica.

Forse Storm in questo senso può darti un'indicazione, se arriverà da queste parti
oTiN230111
20mercoledì 18 gennaio 2023 14:45
Storm, sono una giovane e bellissima donna con una quinta di reggiseno, dove sei ?
Vediamo se gli fischiano le orecchie...
Danae
00mercoledì 18 gennaio 2023 15:06
Se volete vi “linko” qualche video interessante sull’argomento...
Comunque c’è una parte di cattiveria innata, ma non è abbastanza forte per essere responsabile di una persona adulta malvagia.
Nel senso che pure un bimbo nato con poca empatia (che alla fine fare del bene è anche questo), se cresciuto in un ambiente positivo per lui dove questa capacità venga trasmessa, può venire su equilibrato.
Poi ci sono le eccezioni, ma nella maggior parte dei casi se si va a vedere il passato di una persona cattiva (violenta o aggressiva), si ritrovano facilmente le ragioni nella famiglia di origine (o nella non familia).
LaPeppa
00mercoledì 18 gennaio 2023 15:09
Perdona Danae, stiamo escludendo malattie, vero?
Trale
20mercoledì 18 gennaio 2023 22:43
È un antico dilemma: ciò che influenza un individuo è dovuto sia all'ambiente, sia alla genetica, in quali proporzioni varierà da caso a caso. È la cosa più logica da pensare. Perché è così per tutto. Io credo, ma ovviamente è una teoria mia, che i figli vadano amati e debbano sentire di essere amati. Se una persona si sente amata, è ovvio che accetterà l'altro per quello che è nonostante i suoi errori. Quando però non ci si sente amati, è tutto più difficile. Io coi miei figli sono andata molto ad istinto. Sono diversi uno dall'altro come carattere e oltretutto uno dei due è un ragazzo Asperger però sono entrambi buoni e di entrambi mi vengono riferite le medesime caratteristiche comportamentali. Evidentemente entrambi hanno appreso dall'ambiente in cui sono cresciuti.
oTiN230111
00giovedì 19 gennaio 2023 13:03
Questo lo penso anche io: un genitore al quale i figli riconoscono di aver fatto del proprio meglio sarà amato malgrado gli sbagli. Rientra nel fare del proprio meglio, secondo me, anche il chiedere aiuto a familiari o professionisti se si vede che il figlio soffre, e questo purtroppo succede poco perché vorrebbe dire ammettere di essere stato un genitore inadeguato e ammettere di non farcela da solo, cosa che necessita una grande umiltà.
Danae
00giovedì 19 gennaio 2023 14:10
LaPeppa (V7fd221203), 18/01/2023 15:09:

Perdona Danae, stiamo escludendo malattie, vero?

Eccomi Peppa, non mi ero dimenticata, solo che queste tipo di discussioni portano via tempo...e ieri ne ho decisamente perso troppo 🤣

Comunque, patologie escluse.
Poi ci saranno sicuramente disturbi mentali a maggior rischio di aggressività...ma diventa complicato parlarne così in modo generico, da non esperti del settore soprattutto.

Per il resto concordo con Rimmel e Trale, che non è facile mettere da parte l’orgoglio per un genitore, anche per un fattore di vergogna nei confronti di parenti e amici.
LaPeppa
00giovedì 19 gennaio 2023 14:14
Esistono malattie per cui l'empatia è così bassa dove l'ambiente non può modificare questa cosa: l'individuo non impara.

Per quello che chiedevo.
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