Analogie tra la Sfinge egizia e l'Arca dell'Alleanza??

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Lucifero
00sabato 7 gennaio 2006 09:17
www.repubblica.it/www1/cultura_scienze/arca/alleanza/allea...

www.cabala.org/articoli/arca.shtml

L'uomo dominato dall'intelligenza è collocato al centro della forza attiva e della forza passiva,perchè egli ha un'anima attiva e un corpo passivo che riceve dall'anima il movimento e l'attività)" Qui il grande Maestro Eliphas Levi intercala una serie di idoli allo scopo di provare che l'impiego degli animali e delle loro parti è puramemente convenzionale e che bisogna considerarli come geroglifici. Egli pone in questa serie l'Arca dell'Alleanza senza alcun commento; ma ecco quello fornito da uno dei suoi discepoli,commento certamente tolto da una corrispondenza del suo maestro '' Nelle forme rappresentate geroglificamente dall'Arca dell'Alleanza,è il mondo delle idee che si manifesta.
I quattro animali simbolici sono l'emblema dei geni equilibratori delle quattro forme elementari,nell'ordine fisico,morale,intellettuale e religioso. Ciascun genio delle quattro forme ha una doppia aspirazione,rappresentata da due ali,di cui una è ascendente,l'altra discendente,per significare la vita che sale con l'anima e che discende con il corpo. Le quattro ali che ricoprono il propirziatorio sono l'espressione delle quattro correnti celesti dell'agente universale ai quattro angoli del mondo umano e le quattro ali che tappezzano l'Arca esprimono che ciò che è in basso è come ciò che è in alto. Se ciò che è nelle forme stabili non fosse stato prima nelle forme volatili,i corpi non esisterebbero; come non esisterebbero le quattro leggi che li regolano nei quattro regni. E' nell'interno dell'Arca dell'Universo, cioè nell'azione latente di combustione degli elementi e delle loro forme, che si combinano i raggi della luce per produrre,in analogia,le direttrici della ragion d'essere delle cose che non sono più,in quelle che devono essere; e ciò in un rapporto perfetto,per così dire matematico. E lì ,sotto quella volta celeste alla quale aspirano le anime,che irradiano le cause sulle idee madri delle forme; dove l'azione beneficante dello splendore solare invia il calore e la vita per formare i corpi delle anime destinate all'esistenza terrestre.
E' proprio sotto questa volta stellare che il gran sacerdote faceva parlare Dio sul destino delle dodici tribù di Israele.
I due triangoli che separano le ali discendenti,di cui uno nero e l'altro bianco,dimostrano la dualità delle idee e delle forme; il triangolo bianco esprime tutto ciò che è conosciuto; il triangolo riverso invece è l'ombra di Dio e quest'ombra è per noi la luce. Mentre il triangolo nero,la punta in alto,è la luce di Dio,che , per noi è l'ombra.
Così questi due triangoli significano la lotta tra il finito e l'infinito che si comunica al cuore pulsante dell'universo.
La base quadrangolare è il cubo delle leggi immutabili.Le due assi sono gli assi polari; gli anelli in cui sono infilate rappresentano le quattro lunazioni delle civiltà e dell'umanità. Facciamo un esempio ... : un mondo sparisce dal dominio della realtà,vi lascia la ragion d'essere di un'altro mondo che sarà progressivo o retrogrado a seconda se il primo era ascendente o discendente,ma sempre in senso inverso secondo la legge di polarizzazione.
I cinque rosoni che si scorgono tra le due ali sono l'espressione del nome incomunicabile centralizzato dalla ragion d'essere delle quattro lettere del nome di Dio,per esprimere che tutto ciò che è nell'essere esterno è per l'essere interno; infatti in questo propiziatorio tutti i numeri di tutte le forme si combinano per moltiplicare le esistenze della vita universale ed eterna: è il numero dell'anima).
E in mezzo al fuoco,al centro della luce universale polarizzata in circolo astrale,appare un globo di luce rassomigliante all'ambra o all'oro trasparente " Ed ecco ciò che appariva in mezzo ai quattro animali. Uno splendore di fuoco in veloce movimento e dei fulmini che uscivano dal fuoco"( E al centro del globo primitivo donde irradia la proiezione e verso la quale si porta l'attrazione ecco apparire come la sembianza di quattro animali)
Dalla profezia di Ezechiele

www.guruji.it/bibbia/Libro33.html

[10]Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d'uomo; ( L'Uomo: L'acqua,la conoscenza,la vita,la luce)poi fattezze di leone a destra, ( Il Leone: il fuoco,la forza,l'azione,il movimento)fattezze di toro a sinistra ( Il Toro: la terra, il lavoro, la resistenza e la forma) , ognuno dei quattro, fattezze d'aquila. ( L'Aquila: L'aria,l'intelligenza,lo spirito,l'anima " Gli animali sono dei geroglifici,sono cioè figure convenzionali. Il viso d'uomo è al centro: l'uomo è la sintesi delle forme ed il centro intelligente della creazione"). [11]Le loro ali erano spiegate verso l'alto; ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il corpo. [12]Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là dove lo spirito li dirigeva e, muovendosi, non si voltavano indietro. (L'animale è unico nella sua forma e si ripete quattro volte come il nome ,unico composto da quattro lettere ed ha quattro facce e quattro ali" Quattro caratteristiche che rappresentano quattro pensieri",e quattro mani da ciascun lato sotto le ali. La potenza di azione corrisponde qui al pensiero e i suoi piedi dritti rassomigliavano a quelli di un vitello: questa finzione aveva per base il mistero del sacrificio.)

[13]Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. ( Raffiguravano cioè i quattro punti cardinali del cielo seminato di stelle) " con il fragore del fulmine e lo splendore dei lampi" ( Il movimento infatti produce la luce e lo sfregamento circolare sviluppa l'elettricità)[14]Gli esseri andavano e venivano come un baleno.( I cieli stellati girano su sé stessi ) [15]Io guardavo quegli esseri ( Cioè i quattro punti cardinali nel cielo)ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro.( Io compresi che le misure della terra sono analoghe a quelle del cielo)


La prima menzione dell’Aron Haerit, meglio nota come Arca dell’Alleanza, la troviamo nella Bibbia, nel Libro dell’Esodo. Secondo i testi sacri, essa sarebbe il misterioso scrigno all’interno del quale vennero poste le Tavole delle Leggi consegnate da Yahweh a Mosè. All’interno sarebbero anche la verga di Aronne e della Manna.
L’Arca viene descritta come una sorta di scrigno: “[..] in legno di acacia, lunga due cubiti e mezzo, larga e alta un cubito e mezzo. La ricoprì d’oro puro di dentro e di fuori, e le fece intorno una corona d’oro. Le fece quattro anelli di oro fuso ai quattro suoi piedi […]; prese poi due stanghe di legno e le fece passare negli anelli ai lati dell’Arca per poterla portare.
Fece pure il propiziatorio d’oro puro; fece inoltre due cherubini d’oro battuto con le ali aperte in alto e con le loro facce rivolte l’una verso l’altra sopra il propiziatorio […]”

www.leggendemetropolitane.net/leggende.asp?id=106


Ljub@
00venerdì 13 gennaio 2006 22:17
Volevo agganciarmi a quest posto, per segnalare, senza aprire una cartella a parte, l'uscita di un testo molto importante, per comprendere le analogie tra Egizi e Ebrei.

In seguito alla scoperta, alla fine del '700, di Tell-el Amarna, l'antica Akhetaton, la città fatta costruire dal faraone eretico Akhenaton, una parte sino ad allora sconosciuta della storia egiziana venne alla luce.

Una storia che i sacerdoti di Amon tentarono di cancellare perchè un abominio, in quanto contrassegnata da un faraone considerato un folle.
Akhenaton trasformò il paese d'Egitto in un regno monoteista.
Tra la Bibbia e l'egittologia esiste un forte nesso in grado di apportare nuove risposte.
Oggi gli Ebrei vengono considerati come i discendenti degli Hapiru o degli Shasu, popolazioni seminomadi che vivevano ai margini della società egizia.
Ma si tratta di un'ipotesi senza conferma.
Roger e Messod Sabbah, linguisti e cabalisti francesi di origine ebraica, hanno fornito però una spiegazione: gli Ebrei sono i discendenti degli egizi, gli abitanti di Akhetaton, che intorno al 1344 a.C. furono costretti ad abbandonare la loro capitale.
Costituiti da sacerdoti e manovalanza, tennero comunque ben distinte le due caste, che nella nuova terra andarono a costituire due nuclei differenti: i Giudei a Canaan mentre gli Ebrei, la grande massa, nei territori di frontiera.
Una volta a Canaan, i sacerdoti di Aton generarono un nuovo alfabeto, derivato da quello egizio-geroglifico, dando vita alla scrittura ebraica.
Queste e altre incredibili tesi sono esposte ne I segreti dell'Esodo, saggio editto dalla Marco Tropea editore.
Costa 14,40 euro. (per la cronaca)



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