viking-77, 15/05/2014 11:44:
X gli austriaci il nome dell offensiva era "offensiva di primavera"...la dizione Strafexpedition é tutta italiana.
Le vicende legate a questa fase del conflitto sono state oggetto di approfonditi studi supportati anche da suggestive testimonianze letterarie.
Quella che non è ancora molto chiara è l’origine del nome con cui oggi conosciamo questa offensiva: Strafexpedition, spedizione punitiva.
Enrico Acerbi nel suo libro che prende appunto il titolo di "Strafexpedition" scrive che questo termine fu usato per la prima volta da un ufficiale ceco che aveva disertato il 26 aprile 1916, il tenente Anton Krecht del IV battaglione dell’81° reggimento.
Una testimonianza diretta su questo episodio ci viene dal maggiore Cesare Pettorelli (nome in codice Finzi, addetto al Servizio Informazioni della I Armata) che interrogò il tenente ceco e che scrisse sull’episodio un commento, riportato in Aquile in guerra N. 9 nell’articolo di Mariano De Peron “Nascita di un vocabolo: «Strafexpedition»:
(…) Deve, può parlare; la nostra guerra è anche un po’ la sua. E alla fine si convince.
Non sa tanti particolari, ma ciò che espone è impressionante.
È la volontà del comando nemico di annientarci, di sfondare a ogni costo, è ciò che egli rivela: l’offensiva, che gli Austriaci hanno denominato “al Po” - quasi sognassero di poter far giungere le loro truppe sino al nostro massimo fiume - assume il carattere di una spedizione punitiva: Straf Expedition.
Si trattò quindi di un termine che veniva utilizzato comunemente in campo austro-ungarico, di una espressione personale dell’ufficiale ceco, oppure di una interpretazione del maggiore Finzi?
Nell’articolo di De Peron si accenna anche a questo fatto, riportato nel diario del tenente Francesco Marconi di Velo d’Astico:
In aprile l’attività si rianimò a cima Valbona ove provvisoriamente comandavo la mia compagnia, la terza.
Inspiegabilmente erano centrati giusti i passaggi obbligati. Alla fine di aprile (1916) si fecero più frequenti i voli radenti degli aerei Austriaci per vedere le nostre trincee. Trincee? Un piano con un po’ di neve sotto e un po’ di neve sopra: ecco le trincee di Valbona.
E in arrivo i tiri a shrapnel con palline tonde e a cubi.
I bossoli portavano sul fondello la scritta “STRAFEXPEDITION - 1 MAI 1916”.
Ne inviai uno agli increduli superiori comandi.
Si è mai trovata traccia di questi bossoli?
Al di là di queste testimonianze, e fermo restando che le truppe imperiali che combattevano sul fronte italiano venivano motivate - fra l’altro - sottolineando che l’avversario italiano era un traditore da punire, i documenti ufficiali austro-ungarici (piani di battaglia, comunicazioni, ecc.) e le memorie che ho consultato non riportano mai il termine Strafexpedition. In genere da parte austro-ungarica si è fatto ricorso a “offensiva in Trentino”, “offensiva di primavera”, “offensiva di maggio”.
La parola venne invece immediatamente adottata ed enfatizzata dagli italiani, che la utilizzarono con fini propagandistici quando si trattò, spesso con toni sarcastici, di rimarcare il fallimento dell’offensiva austro-ungarica. Lo conferma l’articolo pubblicato in prima pagina dal Corriere della Sera appena pochi giorni dopo che questa operazione militare si era esaurita.
Da allora a oggi il termine Strafexpedition è entrato nell’uso comune per indicare la vicenda storica svoltasi nella primavera del 1916. Ma ho anch’io l’impressione che abbia preso piede soprattutto grazie all’utilizzo che se ne è fatto qui in Italia.
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