Tell Bet-Shemesh: Un Sovrano donna sul trono dell'antica Canaan?

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-Kiya-
00mercoledì 8 aprile 2009 16:58
La leggenda narra che i regnanti di Canaan siano stati sempre uomini. Tuttavia recenti scoperte, portate a termine da un team di scavo dell'Università di Tel Aviv, nel sito di Bet-Shemesh, hanno fornito elementi che contraddicono quanto ritenuto finora, e narrano di un misterioso Capo donna.
In particolare, un frammento ceramico mostra una divinità con abiti femminili che lascerebbe supporre l'esistenza di un potente Sovrano- donna che regnò sulla città. Se quanto si ritiene è corretto, saremmo in possesso di una rappresentazione dell'unica donna che regnò in quella Regione.

Anche il tipo di capigliatura rappresentata è tipicamente femminile, in aggiunta al fatto che le braccia sollevate mostrano nelle mani due fiori di loto, attributo prettamente assiato alle donne.
In effetti la possibilità che fosse esistita una tale figura era fatto già noto. Secondo alcuni storici dell'arte, potremmo, infatti, essere di fronte alla rappresentazione della "Signora delle Leonesse", un sovrano di cui troviamo riferimenti nella corrispondenza tra Canaan e l'Egitto dell'epoca della tarda XVIII dinastia. La corrispondenza inoltra richieste di aiuto al faraone Egiziano, a seguito di una forte minaccia di distruzione.

Una delle lettere in questione è quella contrassegnata dal numero 382 nella corrispondenza Amarniana, nella quale si comunicava che bande di ribelli erano entrate nella Regione e che la città non fosse al sicuro. Poichè le lettere sono state trovate nell'archivio Egizio, non fu però possibile desumere a quale città si riferissero.
L'attenzione degli archeologi è stata rivolta a comprendere quale città effettivamente governasse la mittente delle lettere, in qualità di Sovrano, e non di Regina, inteso come moglie di un Re.
In base agli elementi finora noti, si è stimato che la città contasse, all'incirca, 1500 residenti e si ritiene possa trattarsi effettivamente di Bet-Shemesh.
La città, infatti, fu violentemente distrutta, in un modo che è raro incontrare nell'ambito dell'archeologia. Nei resti rinvenuti sono stati individuati reperti egiziani che suggeriscono potesse trattarsi di una potente città-stato, la cui importanza precedette quelle protagoniste dei contatti economici comunemente noti, appartenenti all'area del Mediterraneo Orientale.

La scoperta del frammento, potrebbe quindi confermare che Bet-Shemesh fosse l'importante città Canaanita, vassalla dell'Egitto, al cui vertice sedeva una donna, la quale fece pervenire la sua accorata richiesta di aiuto al faraone Egiziano, in vista dell'imminente distruzione che costrinse gli eventuali superstiti ad abbandonare la città, con tutto quanto contenuto nelle loro case.
-Kiya-
00venerdì 8 maggio 2009 08:37

C’era una volta una regina… Niente di strano, diranno i lettori: la storia e le fiabe ne sono piene. «Una cosa mai vista», dice invece Shlomo Bunimovitz, archeologo dell’Università di Tel Aviv: è una tra le più antiche regine della storia, di sicuro l’unica che a quell’epoca, il XIV secolo avanti Cristo, avesse un regno da queste parti. E se finora ne supponeva solo l’esistenza, le sabbie d’uno scavo dalle parti di Gerusalemme, intorno a Tel Beth-Shemesh, adesso ci restituiscono anche la sua immagine. Un’effigie su una tavoletta di ceramica. La silhouette d’un corpo maschile, ma con l’inequivocabile acconciatura d’una donna del tempo e nelle mani due fiori di loto, simboli di femminilità.

LA «DOMATRICE» - La piastra è considerata un reperto insolito e per gli studiosi del dipartimento di Archeologia e di Civiltà del Vicino Oriente c’è poco da dubitare: quel disegno è il ritratto della misteriosa «Domatrice di Leonesse», la sovrana di Canaan, antica terra d’Israele. Era da un pezzo che il professor Bunimovitz e il suo assistente, Zvi Lederman, cercavano prove dell’esistenza di quella regina. Non è ben chiaro di quale città-stato avesse il trono, La Domatrice. Secondo alcuni storici, sarebbe l’antica Bet Shemesh, in realtà poco più d’un villaggio di due-tremila persone che però aveva un florido mercato e, soprattutto, intratteneva buone relazioni coi vicini Faraoni d’Egitto.


TRONO TRABALLANTE - Un trono traballante, a giudizio degli storici, perché tutta la Cananea era in quei secoli percorsa da fermenti e rivolte: esistono centinaia di tavolette d’argilla, che testimoniano come i re della regione fossero abitiuati a rivolgere suppliche d’aiuto ai potenti signori delle Piramidi. Anni fa, alcuni contadini egiziani trovarono due di queste tavolette e la sorpresa degli archeologi fu che, nel testo, si faceva riferimento a una «Domatrice di Leonesse», disperata per le scorribande e i saccheggi di uomini armati nella sua terra. E’ lei, la donna della ceramica? Il professor Bunimovitz ci ha lavorato per dieci mesi, s’è consultato con storici dell’arte che hanno reso più solide le sue ipotesi su quest’antenata di Cleopatra. Ora lo dice: «Non sappiamo chi fosse, come regnasse, se fosse sposata. Ma sappiamo che è esistita. Di sicuro, non era una ‘regina consorte’, una che stava accanto al marito. Esercitava lei il potere. E’ probabile che le sue implorazioni avessero un fondamento e che la sua città sia stata distrutta con una violenza inaudita». Sono state trovate punte di frecce, segni d’incendi. La Domatrice si batté, forse, come una leonessa. Ma erano tempi da lupi, quelli. E alla fine toccò a lei soccombere.




[fonte: www.corriere.it]
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